Nuovi sviluppi sull’aggressione avvenuta domenica scorsa nel parcheggio di un supermercato della zona industriale di Campobasso, dove una donna di 33 anni era stata colpita e molestata mentre riponeva la spesa in auto.
Nelle ultime ore la Squadra Mobile della Polizia di Stato, guidata dal dirigente Marco Graziano, ha individuato e fermato l’uomo ritenuto responsabile: un cittadino egiziano di circa 30 anni, conosciuto per le frequenti richieste di elemosina davanti all’attività commerciale e già noto per comportamenti molesti. L’uomo è stato accompagnato in questura per gli accertamenti di rito.
Nonostante la gravità del quadro ricostruito dagli investigatori, l’esito delle prime verifiche non ha portato all’arresto. Gli atti sono stati trasmessi alla Procura di Campobasso, che ha disposto nei confronti del trentenne una denuncia a piede libero; al momento non risultano misure cautelari applicate. Ulteriori approfondimenti sono in corso.
Ieri, su queste colonne, era stato pubblicato il resoconto dettagliato della 33enne. La donna ha raccontato che l’uomo le si era avvicinato mentre raggiungeva la macchina e si era offerto di aiutarla con la spesa. Una volta aperto il bagagliaio, lui avrebbe chiuso con violenza lo sportellone, colpendola alla testa, per poi tentare di accarezzarla. La vittima lo aveva respinto immediatamente, intimandogli di allontanarsi.
Nel momento in cui ha cercato di salire in auto, però, lo straniero l’avrebbe bloccata, afferrandola per il cappotto e tentando di baciarla. La giovane è poi riuscita a mettersi in salvo e a chiedere aiuto. Trasportata al Cardarelli, è stata presa in carico dal percorso del Codice Rosa, attivato per le vittime di violenza. Da lì sono partite le indagini che hanno portato rapidamente all’individuazione del presunto aggressore.
L’episodio ha riacceso il dibattito sulla sicurezza in città. La stessa vittima, nella testimonianza resa, ha invitato a riflettere sulla necessità di potenziare l’illuminazione, soprattutto nelle aree periferiche, e di coltivare un maggiore senso civico. Chiaro il suo messaggio: davanti a situazioni sospette, nessuno dovrebbe mai voltarsi dall’altra parte.

























