Sul tavolo del sindaco di Campobasso le certificazioni necessarie alla ripresa dell’attività didattica nella nuova sede del Montini ancora non ci sono. «I lavori stanno per terminare – ha garantito Antonio Battista – a giorni la struttura sarà pronta. La mia priorità – ha aggiunto – è consegnare un edificio sicuro. Quando mi verrà consegnata tutta la documentazione daremo l’ok all’apertura».
Sulla data il numero uno di Palazzo San Giorgio preferisce non sbilanciarsi: una volta terminato l’adeguamento nella struttura di contrada Colle delle Api serviranno almeno un paio di giorni per il trasloco di tutto il materiale scolastico. A conti fatti, dunque, è presumibile che servirà ancora una settimana. Ma gli alunni del Montini sono solo gli ultimi, in ordine di tempo, ad aver subito, o ad attendere, un trasferimento. La lista degli edifici scolastici di competenza comunale chiusi per motivi di sicurezza è lunga. Eppure, secondo, il Movimento 5 Stelle, la gestione dell’emergenza da parte dell’amministrazione, è stata fallimentare. «Era il 3 novembre 2016, circa 14 mesi fa – ricorda il consigliere pentastellato Simone Cretella – quando il Consiglio comunale di Campobasso approvò all’unanimità, a termine di una intensa seduta, un ordine del giorno sul tema dell’edilizia scolastica con il quale, tra le altre cose, veniva dato mandato all’Amministrazione, che ne assunse formalmente l’impegno, di pubblicare sul sito del Comune, entro il 31 gennaio 2017, tutta la documentazione tecnica degli edifici scolastici (carta d’identità degli edifici) di competenza comunale.
Oggi siamo a fine gennaio 2018, quindi esattamente un anno dopo, e dell’impegno assunto dal sindaco e dalla Giunta, non se ne vede nemmeno l’ombra.
Il sito del Comune di Campobasso continua ad essere completamente sguarnito di ogni tipo di informazione relativo allo stato di sicurezza degli edifici
scolastici, come se nulla fosse accaduto negli ultimi due anni sul fronte dell’edilizia scolastica cittadina.
Eppure la sacrosanta richiesta di trasparenza, unitamente al riconoscimento del diritto di frequentare luoghi scolastici sicuri, è stata quella maggiormente avanzata dall’intera popolazione scolastica cittadina, a partire dall’inizio dell’emergenza con il caso via Crispi, fino all’ultimo della Montini, passando per via D’Amato, via Leopardi, Via Roma, Mascione e tutti gli altri plessi per i quali i genitori ancora aspettano di conoscere le informazioni minime relative alla vulnerabilità sismica ed il possesso dei requisiti di agibilità.
Intanto entro giugno 2017, quindi oltre 6 mesi fa, avrebbero dovuto esser pubblicati anche i dati relativi a tutte le 11 scuole per le quali l’amministrazione ha commissionato all’Università del Molise uno studio di vulnerabilità, costato decine di migliaia di euro alla collettività, ma ancora non portato a termine né reso pubblico per intero.
A distanza di oltre un anno resta inaccettabile l’atteggiamento di assoluta sfrontatezza sostenuto dal sindaco e dalla Giunta nei confronti di migliaia di genitori coinvolti, ma anche dell’intero Consiglio comunale, oramai mortificato e privato di ogni valenza politica ed istituzionale nel momento in cui una precisa volontà, approvata all’unanimità dalla massima assise cittadina, continua ad essere sistematicamente ignorata e calpestata.
Il sindaco provveda, anche in qualità di titolare della delega all’edilizia scolastica (revocata da lui stesso all’assessore Maio), a disporre l’immediata pubblicazione sul sito del Comune di tutte le informazioni in possesso dall’amministrazione, anche se parziali ed incomplete, relative agli edifici scolastici cittadini, così come espressamente indicato dal Consiglio comunale, nonché assiduamente invocato dall’intera popolazione scolastica cittadina alla quale sarebbero dovute quantomeno le scuse pubbliche per il notevole ritardo ingiustificatamente accumulato».

























