La partita delle elezioni politiche la stanno già giocando con una squadra unita e compatta (ad eccezione di qualche leggero, ma «fisiologico», mal di pancia) sotto l’insegna del centrodestra. Ma sarà un banco di prova anche e soprattutto per le regionali dove sarà sicuramente presente ‘Laboratorio civico’. Questo il nome scelto per la nuova formazione politica che riunisce quattro movimenti, Democrazia Popolare, Polo civico, Città amica, e Campobasso nuova, e che ieri in conferenza stampa ha ‘scoperto le carte’. A fare gli onori di casa Marialaura Cancellario, consigliera di Palazzo San Giorgio in corsa alla Camera sul plurinominale con ‘Noi con l’Italia’, insieme ai colleghi Carla Fasolino, Francesco Pilone e Alberto Tramontano.
L’avversario da battere sia il 4 marzo che in regione si chiama Movimento 5 Stelle: «Noi veniamo da una esperienza civica – ha esordito Tramontano – l’abbiamo vissuta e maturata, sappiamo che questo è l’unico modo per contrastare quel populismo che sta generando tante aspettative ma che rappresenta una grandissimo rischio. Il Molise non si può permettere soluzioni ‘d’avventura’ – il chiaro riferimento ai pentastellati – il Molise ha bisogno sì di rinnovarsi ma ha bisogno soprattutto di competenze. Ci vogliono amministratori che sappiano da dove partire, che sappiano ascoltare, che siano inclusivi, al contrario di quello che è accaduto fino ad ora con una politica che ha seguito solo logiche personalistiche».
«Siamo concentrati sulle Politiche – evidenzia Marialaura Cancellario – ma l’attenzione è soprattutto per la prossima tornata elettorale in regione. In questi giorni stiamo parlando molto con i cittadini e abbiamo notato che c’è un grande sconforto e una grande sfiducia nei confronti della politica. Mi sento di dire che ci sono tanti amministratori capaci e seri, noi metteremo in campo il senso di responsabilità che ci ha sempre contraddistinti».
Il nome del possibile candidato che guiderà la Regione nei prossimi 5 anni non «appassiona». «Auspichiamo che questa bellissima unità del centrodestra possa essere presente anche nelle prossime competizioni – le parole della Cancellario -. Se il candidato presidente sarà il giudice Di Giacomo andrà benissimo, se il tavolo indicherà un altro nome andrà bene ugualmente. Quello che ci interessa sono i programmi, a cui lavoreremo personalmente».
Gli ingredienti della ricetta per con conquistare Palazzo D’Aimmo sono già ben definiti: sanità – «che deve essere pubblica, ma integrata con le eccellenze private», cultura, promozione territoriale, edilizia scolastica e dimensionamento scolastico, lotta allo spopolamento delle aree interne, rilancio delle imprese. «Insomma, ridare dignità ai molisani, affrontare i problemi reali dei cittadini».
Ma le sfide elettorali non si esauriscono in primavera: ad agosto c’è il rinnovo del Consiglio provinciale e l’anno prossimo il voto a Palazzo San Giorgio. «Dopo il cartello elettorale del 2014 – precisa Francesco Pilone – passiamo ad un laboratorio civico concreto che unisce il movimentismo civico con il partitismo tradizionale, cercando di puntare all’unità di tutto il centrodestra. Ci preoccupa un Paese che vota per protesta, noi ci proponiamo come forza di proposta politica, pragmatica e seria. Noi ci candidiamo per essere forza di governo, per governare il Paese, la Regione e il Comune di Campobasso perché abbiamo le idee e le capacità per farlo. Abbiamo una collocazione chiara, moderata che si richiama all’associazionismo cattolico e alle forze democratiche cristiane».
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