In Veneto e Lombardia è già una realtà consolidata, a cui hanno aderito centinaia di associazioni no profit e negozi solidali. Ora anche i molisani potranno fare acquisti nelle attività commerciali convenzionate utilizzando la ‘Loco Card’, destinando così il 3% della loro spesa alle associazioni che operano nel campo del volontariato. L’iniziativa, sostenuta dagli assessorati alle Attività produttive e alle Politiche sociali del Comune di Campobasso, è stata presentata ieri mattina a Palazzo San Giorgio dal responsabile nazionale del progetto Antonio Mariani e dal referente regionale Antonella Iammarino.
Tra Campobasso e Isernia sono già state distribuite 1500 card ed hanno aderito 62 negozi ed una ventina di associazioni. L’obiettivo, oltre a quello di finanziare le tante associazioni di volontariato che devono fare i conti con le sempre più esigue risorse destinate loro dagli Enti territoriali, è di realizzare un’area giochi per bambini diversamente abili. Una mission possibile, basti pensare che «a Vicenza grazie al circuito Loco Card – ha evidenziato Antonio Mariani – è stata finanziata la realizzazione di un reparto ospedaliero. Insomma, è come se si creasse un grosso gruppo di acquisto solidale all’interno di un circuito virtuoso. Il sistema è semplice: il presidente di ogni singola associazione acquista un tot di card, le abilita e le distribuisce tra titolari, amici e simpatizzanti dell’associazione».
Tutto avviene in maniera trasparente: «Attraverso una piattaforma informatica – ha spiegato ancora Mariani – al consumatore viene comunicato in tempo reale, grazie ad un sms, la spesa effettuata e la relativa donazione all’associazione di riferimento. Per i negozi che aderiscono, contraddistinti da un apposito logo, non c’è nessun aggravio di spesa».
Per il momento a Campobasso hanno aderito ristoranti, pasticcerie, alimentari, negozi di abbigliamento, e agenzie di viaggio. Dunque, «i piccoli commercianti che lottano contro i colossi della grande distribuzione – le parole dell’assessore Salvatore Colagiovanni – a cui adesso abbiamo preferito dare più spazio. Si di una collaborazione che mira a promuovere un nuovo modo di intendere il rapporto tra commercio e territorio. Un modo che propone un modello di sviluppo del settore basato sulla solidarietà, ma anche sulla partecipazione attiva dei cittadini verso quelle realtà che operano ‘in loco’ e, dunque, divenire protagonisti delle tematiche sociali e culturali della città».
Il prossimo passo sarà coinvolgere anche i supermercati.

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