Una storia di isolamento durata quattro lunghi anni. Sono terminati i lavori di sistemazione del movimento franoso sulla Sp 21 all’ingresso di Castelpizzuto. Nel 2021, la frana aveva reso impercorribile la strada, lasciando così isolato il Comune. La circolazione era ripresa grazie alla realizzazione di una bretella parallela al tratto interessato dallo smottamento. Successivamente, con un finanziamento di 1 milione e 700mila euro concesso dalla Protezione civile nel 2023, era stato possibile avviare l’iter per l’intervento di ripristino della provinciale.
I lavori, affidati al Consorzio Krea ed eseguiti dall’impresa Toto Costruzioni, sono partiti a fine marzo 2024. E ora la strada è stata totalmente riaperta al traffico.
Lungo il tratto sono stati installati strumenti di sensoristica intelligente collegati a due semafori. Nel caso in cui i sensori dovessero rilevare movimenti scatterebbe subito il segnale rosso da entrambi i lati di percorrenza, bloccando così il traffico. Inoltre, sono stati installati anche degli inclinometri che monitorano la stabilità del terreno.
Ieri mattina, alla conferenza stampa di conclusione dei lavori, erano presenti il presidente della Provincia di Isernia Daniele Saia, il consigliere provinciale Manolo Sacco, la sindaca di Castelpizzuto Carla Caranci, il dirigente del Settore tecnico di via Berta Luca Cifelli, il Responsabile unico del procedimento e del progetto Lorenzo Di Iacovo, il direttore dei lavori Armando Milano e la ditta.
«Esprimo la mia più grande soddisfazione per l’intervento svolto sulla frana – ha commentato ilpPresidente Saia –. Il ripristino del traffico su questo tratto è stato da sempre un nostro obiettivo. L’iter partito con l’amministrazione Ricci è arrivato finalmente a conclusione. Un eccellente risultato che testimonia l’importanza delle Province nella gestione della viabilità. I cittadini di Castelpizzuto ora potranno spostarsi liberamente e senza problemi».
«Abbiamo di nuovo la nostra strada – ha commentato la sindaca -, ci è mancata per quattro anni e in più anche con una maggiore sicurezza, vista la presenza dei sensi, quindi rispetto al pregresso ci sentiamo anche più tranquilli. Sono stati anni complicati. Ora l’economia locale può fare un bel respiro di sollievo. Soprattutto le aziende agricole che sono state penalizzate per il trasporto di fieno, cereali e hanno vissuto un periodo complicato».
Finisce letteralmente un incubo, per la comunità di Castelpizzuto, che dai fatti del 2021 aveva smarrito la serenità dopo il movimento franoso del maggio di quattro anni fa, diventando l’emblema dell’isolamento a cui i centri delle aree interne del Molise sono spesso condannati per evidenti ragioni infrastrutturali a cui si aggiunge il dissesto idrogeologico che caratterizza molti territori della regione. Ora si può dire davvero: quell’isolamento si è finalmente spezzato e la luce in fondo al tunnel che il paese ha visto a lungo solo da lontano è realtà.