Una decisione importante, attesa e in parte insperata, quella arrivata ieri dal Consiglio di Stato: l’organo di giustizia amministrativa ha accolto l’appello cautelare presentato dal Comune di Carovilli, sospendendo di fatto gli effetti della precedente ordinanza del Tar Molise che aveva rigettato la richiesta di tutela urgente contro la soppressione dell’autonomia scolastica dell’Istituto “Molise Altissimo” con sede proprio a Carovilli.
L’ordinanza, firmata dal consigliere estensore Massimiliano Noccelli, riconosce l’esigenza di un approfondimento nel merito da parte del Tribunale amministrativo regionale e dispone, in via cautelare, la sollecita fissazione dell’udienza pubblica per discutere la vicenda. Nessuna sospensione immediata dell’efficacia del provvedimento impugnato, ma un chiaro riconoscimento della rilevanza e della delicatezza della questione, tale da meritare un esame accelerato nel merito.
Una battaglia portata avanti con determinazione dal sindaco di Carovilli, Simone Nuosci, che nei mesi scorsi si era fatto portavoce di una mobilitazione istituzionale e popolare a difesa del presidio scolastico dell’Alto Molise. L’accorpamento imposto dalle politiche di dimensionamento scolastico aveva infatti comportato la perdita della dirigenza autonoma per l’istituto comprensivo di Carovilli, con un conseguente declassamento a plesso dipendente e un forte impatto sull’intera rete scolastica del territorio.
Ad accogliere con soddisfazione la notizia è anche il sindaco di Pescolanciano, Manolo Sacco, che in un post ha parlato di «notizia stupenda quanto insperata» e ha voluto ringraziare pubblicamente il collega Nuosci «per la sua dedizione, costanza e caparbietà nell’affrontare una tematica importante e vitale per il nostro territorio». «Avanti fino alla fine – ha aggiunto Sacco – nel difendere l’Alto Molise».
La vicenda si inserisce nel più ampio contesto del piano nazionale di razionalizzazione della rete scolastica, che negli ultimi anni ha comportato la soppressione di numerose autonomie dirigenziali in comuni montani e a bassa densità abitativa. Una misura che, secondo i promotori, mira a razionalizzare le risorse, ma che secondo molti sindaci delle aree interne rischia di compromettere definitivamente il diritto all’istruzione e la sopravvivenza stessa delle comunità locali.
La decisione del Consiglio di Stato, pur non entrando ancora nel merito della questione, restituisce speranza alle comunità dell’Alto Molise, che ora attendono con rinnovata fiducia la prossima udienza del Tar Molise. In gioco non c’è solo la sopravvivenza di un istituto scolastico, ma la possibilità per interi territori di continuare a garantire un’offerta formativa dignitosa, stabile e di qualità ai propri giovani.
Il ricorso è stato patrocinato dagli avvocati Salvatore Di Pardo e Fabio Milano, mentre le amministrazioni appellate – Ministero dell’Istruzione e del Merito e Regione Molise – sono state rappresentate dall’Avvocatura dello Stato. Il procedimento proseguirà ora con l’esame di merito davanti al Tar, che dovrà pronunciarsi in tempi brevi come disposto dal Consiglio di Stato.
Per Carovilli, Pescolanciano e l’intero comprensorio, l’ordinanza rappresenta una prima vittoria simbolica, in una battaglia che non riguarda soltanto carte bollate e organici scolastici, ma l’identità e il futuro di una terra che non intende arrendersi all’abbandono istituzionale.

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