Neanche il tempo di godersi il successo, meritato, per l’evento Magnastoria che Emilio Izzo è già in campo per un’altra battaglia. Una lotta, la definisce, di civiltà . «Mi avete ringraziato, abbracciato, persino baciato! Tutto questo affetto mi confonde, mi riempie di gioia, mi commuove! Forse mi merito un regalo da conservare gelosamente, un dono da portare nel cuore e tirare fuori ogni volta che incontro ognuno di vooAllora sì che potrei gridare al mondo di essere fiero di aver dato gioia a chi gioia dà . A chi si dedica alla città e al suo patrimonio più grande!», ha scritto su Facebook. Al «popolo festante ed orgoglioso di Magnastoria» chiede sostegno, «di essere con me, con la città , per una rivendicazione, per un bene insostituibile, per quell’ospedale civile Veneziale ridotto a un ammasso di cemento vuoto e senza speranza. Vi chiedo di accompagnarmi prossimamente a circondare il nostro ospedale per un abbraccio che faccia sentire agli sfortunati ricoverati e ai tanti malati privati di un futuro meno amaro, che chi sa divertirsi e gioire in una notte magica, quella di Magnastoria, sa difendere e amare in modo incondizionato la storia così come il prossimo. Tiriamo fuori le emozioni più forti per i meno fortunati. Difendiamo e salviamo Isernia e il suo ospedale, il popolo di Magnastoria sa come si fa e non mi deluderà ».

























