Continua a far discutere e si sposta da Agnone a Isernia il caso di Tonino, il cane restituito a un anziano di Agnone nonostante non fosse microchippato. La vicenda, che ha avuto un forte rilievo mediatico dopo la trasmissione televisiva “Pomeriggio 5”, ora finisce anche sotto l’attenzione della magistratura.
L’Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente (AIDAA) ha infatti deciso di inviare un esposto urgente alla Procura della Repubblica di Isernia e all’Asl veterinaria competente per chiedere ulteriori accertamenti sulle reali condizioni di benessere del cane e sulla precedente gestione dell’animale da parte dell’anziano. Secondo AIDAA, il cane sarebbe stato recuperato e ottimamente accudito da un’associazione animalista locale durante il ricovero ospedaliero del presunto proprietario, ma la restituzione all’anziano sarebbe avvenuta principalmente sotto la pressione mediatica causata dai servizi andati in onda.
«Siamo fortemente preoccupati per il futuro di Tonino», sottolinea l’associazione, che chiede «controlli scrupolosi e ripetuti nel tempo da parte delle autorità» per garantire che l’animale viva effettivamente in condizioni dignitose e conformi alla legge.
L’AIDAA ribadisce che «la vicenda presenta ancora numerosi aspetti poco chiari», sollevando dubbi soprattutto sulla legittimità della restituzione del cane, avvenuta più per clamore mediatico che per l’effettiva tutela del benessere di Tonino.
Nel frattempo, l’opinione pubblica della cittadina altomolisana, che si è molto divisa sul caso, attende risposte chiare e definitive dalle autorità preposte, nella speranza che Tonino possa godere di una vita serena e rispettosa dei suoi diritti.

























