Tre sedi in Molise per accogliere gli uomini autori di violenza domestica e accompagnarli in un percorso di recupero. È stato presentato ieri a Isernia il servizio Cuav Molise, primo centro regionale dedicato specificamente al trattamento di chi ha commesso reati di genere nelle relazioni affettive. Si tratta di un progetto regionale di cui l’ambito territoriale sociale di Isernia è capofila realizzato in collaborazione con l’associazione Cambiamenti ed il centro di ascolto Uomini maltrattanti di Ferrara. Tre le sedi previste in Molise: Isernia, Campobasso e Termoli.
«Si tratta di un percorso rivolto a tutti gli uomini che hanno commesso violenza nelle proprie, sono percorsi psico-socioeducativi della durata di almeno un anno» – hanno spiegato gli esperti intervenuti per l’occasione. Una “casa”, dunque, per quegli uomini autori di violenza sottoposti alle misure del codice rosso, ma anche inviati dai servizi sociali o per via spontanea.
«È un percorso necessario, un progetto regionale di cui siamo capofila e partner insieme agli altri ambiti di Campobasso e di Termoli – ha spiegato il sindaco Piero Castrataro -. L’apertura di tre centri in cui ascoltare ma soprattutto cercare di far superare agli uomini violenti quella fase per cui è stata commessa violenza. Questo non vuol dire che il percorso giudiziario non ci sia, anzi, è parallelo, però credo che questo sia il modo migliore per poter combattere questa piaga che sta diventando sempre più importante, non solo aiutando le donne ma cercando di recuperare gli uomini che hanno commesso violenza».
All’evento di presentazione sono state invitate a partecipare tutte le istituzioni che a vario titolo sono coinvolte nell’iniziativa. Particolarmente significativa la testimonianza del colonnello Fabrizio Coppolino, comandante provinciale dei Carabinieri: «Questo è uno strumento importante perché innanzitutto consente al procedimento che viene avviato nei confronti dell’autore della violenza di poter adempiere a quelle che sono le prescrizioni del giudice, laddove egli debba eventualmente fare un percorso di riabilitazione, e consente assieme agli altri elementi che ci riporta il diritto – come può essere l’ammonimento del questore – di far sì che i soggetti in questione svolgano dei percorsi riabilitativi per cercare di ridurre in genere le violenze domestiche. Per quanto riguarda la violenza di genere il territorio di Isernia – ha aggiunto – riporta dei numeri in calo. Parliamo di 14 casi rispetto ai 21 di due anni fa e i 17 dello scorso anno».

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