Due mesi di ritardo, debiti fuori bilancio emersi dal nulla e l’intervento della Prefettura dopo le segnalazioni dell’opposizione. Il rendiconto 2024 del Comune di Isernia arriva in Aula a Palazzo San Francesco venerdì 11 luglio, ma la strada è stata tutt’altro che lineare. Sul tema, il sindaco Piero Castrataro rompe gli indugi e spiega cosa è successo dietro le quinte di una vicenda che nelle scorse settimane ha suscitato qualche perplessità nella cittadinanza, vista anche la recente notizia del ritorno dell’Ente in una condizione di deficit strutturale.
«Non abbiamo atteso la sollecitazione della Prefettura, il Rendiconto è stato riapprovato in Giunta per la seconda volta perché sono emersi alcuni debiti fuori bilancio risalenti al 2013 e agli anni successivi, in particolare per quanto riguarda le bollette dell’idrico – ha spiegato il primo cittadino -. C’era una componente che andava pagata ad Arera che non era mai stata considerata. A marzo di quest’anno abbiamo ricevuto una lettera che ci informava di dover pagare una cifra anche abbastanza importante – si parla di centinaia di migliaia di euro – e la struttura interna al Comune ha voluto quindi riapprovare il Rendiconto in Giunta, per questo sono passate alcune settimane. Ovviamente il Prefetto a un certo punto ha dovuto richiamarci, ma a quel punto la strada era già tracciata, stavamo aspettando solo il parere dei revisori sulla proposta consiliare. Il Rendiconto è stato depositato, è vero che c’è il problema del ritorno in una condizione di Ente strutturalmente deficitario, però questo non avrà nessun impatto sul Comune – ha aggiunto Castrataro -, la maggior parte delle assunzioni sono state fatte, altre le possiamo fare chiedendo a un organismo del Ministero degli Interni, non c’è nessun impatto sull’utilizzo dell’avanzo vincolato, quindi sugli investimenti per la città. Sicuramente dispiace arrivare così lunghi, non è un bel segnale, però al tempo stesso è un’occasione utile per mettere a posto le cose che risalgono ormai a 10 anni fa, ed è quello che abbiamo fatto. Il messaggio positivo è che non ci sono più altre grandi incertezze, il cammino continua, ora stiamo pensando anche a rimettere mano al regolamento per eliminare la tassa sull’ombra oltre che ad aggiustare alcuni meccanismi sulle tasse pubblicitarie per permettere sempre di più alle imprese di commercio di poter vivere questa città e fare gli imprenditori. Il primo problema che abbiamo trovato quando siamo arrivati è stata una macchina comunale inceppata sia per il numero di persone impiegate sia per la loro anzianità. Molte persone sono andate in pensione negli ultimi anni, quindi c’è stato un grandissimo ricambio generazionale. Poi c’è il discorso legato al Pnrr che ha creato delle grandissime opportunità, ma gestirlo sia dal punto di vista finanziario che operativo crea delle criticità. La struttura è stressata, lo siamo anche noi, non posso negarlo, ed è normale che delle volte si arrivi lunghi oppure non si faccia in tempo a fare tutto ciò che bisogna fare. Al tempo stesso da parte nostra c’è massima comprensione rispetto alla struttura perché il lavoro che si sta facendo è enorme, la quantità di investimenti è sotto gli occhi di tutti, è elevata, stanno per partire altri cantieri, quindi stiamo cercando di fare il meglio. Certo, non si recupera tutto in pochissimo tempo. Isernia è stata sostanzialmente non governata quasi per 10 anni perché l’alternarsi di commissario e consiliature che sono durate poco, non ha aiutato nella gestione normale della città. Pian piano stiamo tornando in carreggiata e i risultati credo che si inizino a vedere».