Il sindaco di Isernia Piero Castrataro mostra segnali di ripresa nel Governance Poll 2025, l’indagine annuale condotta da Noto Sondaggi per “Il Sole 24 Ore” sul gradimento degli amministratori locali. Il primo cittadino pentro si posiziona al 61esimo posto nella graduatoria nazionale con un indice di gradimento del 53%, in crescita di tre punti percentuali rispetto al 50% registrato nell’edizione 2024.
Il miglioramento rappresenta un’inversione di tendenza rispetto al calo costante degli ultimi anni, quando Castrataro aveva perso consensi passando dal 53,5% del 2023 al 50% dello scorso anno. Tuttavia, il sindaco di Isernia continua a registrare un gap significativo rispetto al consenso ottenuto alle urne nel 2021, quando fu eletto con un sostegno superiore di 5,7 punti percentuali rispetto all’attuale gradimento.
Nell’edizione 2025 del Governance Poll, 83 amministratori sui 97 monitorati (85,5%) toccano o superano la soglia del 50% di consenso, contro il 77,5% dell’anno precedente. Il gradimento medio nazionale si attesta al 53,8%, di poco sopra la percentuale raggiunta dal sindaco del capoluogo pentro.
La posizione di Castrataro nella classifica (61esima su 97 sindaci monitorati) lo colloca nella parte centrale della graduatoria, lontano dalle difficoltà che caratterizzano molti amministratori del Sud, dove – come evidenzia l’indagine – «la difficoltà finanziaria e amministrativa si riflette inevitabilmente sullo scarso entusiasmo mostrato dai cittadini nei confronti della politica locale».
Anche il caso isernino, ad ogni modo, sembra riflettere un fenomeno più ampio che caratterizza l’amministrazione italiana. Come spiega Antonio Noto, direttore di Noto Sondaggi: «Il trend complessivo, per sindaci e presidenti, è prevalentemente in diminuzione rispetto al consenso ottenuto nell’urna. Tra i primi cittadini a diminuire l’appeal sono 57 su 97 (58,8%)».
Il sindaco di Isernia si trova quindi ad affrontare le tipiche dinamiche del consenso amministrativo. «Il Governance Poll non va confuso con le intenzioni di voto – precisa Noto –. Non si analizza uno scenario competitivo ma la scelta posta agli intervistati riguarda solo l’amministratore in carica, a prescindere dall’appartenenza politica, che non viene menzionata nell’intervista. Questo fa sì che il giudizio si concentri sull’operato del presidente di Regione o del sindaco».
Il gradimento del 53% di Castrataro riflette quindi una valutazione degli isernini basata esclusivamente sulla performance amministrativa, senza condizionamenti ideologici. Una soglia di cui, pur rimanendo nella sufficienza, bisognerà tener conto in vista delle prossime elezioni amministrative del 2027.
La perdita di consensi rispetto al momento elettorale – 5,7 punti in meno rispetto al 2021 – rientra in una dinamica strutturale che il direttore di Noto Sondaggi interpreta così: «Evidentemente parte delle attese maturate in campagna elettorale non vengono poi soddisfatte».
Questa prossimità tra cittadini e amministratori locali, tuttavia, può trasformarsi in un’arma a doppio taglio. Come osserva Noto: «La peculiarità degli amministratori è la prossimità, e in un contesto in cui la politica nazionale sembra sempre più rivolta agli scenari internazionali, oltre che a quelli del perimetro nazionale, restano proprio governatori e primi cittadini a far fronte alle esigenze del territorio».
Il risultato è che gli amministratori locali finiscono per diventare il bersaglio delle frustrazioni cittadine: «Se qualcosa non funziona, che sia o meno responsabilità dei sindaci o dei presidenti di Regione, è a loro che i cittadini addebitano la colpa in prima istanza, anche solo in quanto figura incaricata a farsi portavoce dei problemi locali al cospetto del governo centrale».
Conclude Noto: «Il più delle volte chi governa localmente diventa un parafulmine rispetto a responsabilità che non gli competono».
Intanto, come evidenzia l’analisi del Sole 24 Ore, i primi frutti del Piano nazionale di ripresa e resilienza hanno innescato «una serie di cantieri e lavori che nel giro di alcuni anni cambieranno letteralmente il volto della città». Un fattore che potrebbe influenzare positivamente il gradimento degli amministratori, incluso Castrataro, in questi mesi.
Il vero test arriverà tuttavia nel 2027, quando gli isernini saranno chiamati alle urne per le elezioni amministrative. Sarà quella la sede dove si misurerà concretamente l’efficacia dell’azione posta in essere e la capacità di trasformare gli investimenti in corso in consenso presso i cittadini.