«Qui al Pronto soccorso ci sono dei problemi. Ho chiamato la Polizia perché siamo accampati qua fuori e nessuno ha notizie dei familiari che stanno dentro. Ho mia suocera che sta dentro dall’una e ha una patologia abbastanza seria, mia moglie non ha notizie della mamma e come me tutte le altre persone che sono qui, perché non fanno entrare e non fanno chiedere, nessuno risponde».
Sono le parole di un utente che si è rivolto a Teleregione per denunciare le lunghe attese e l’assenza di comunicazioni, in una nottata “complicata” trascorsa al Pronto soccorso del Veneziale, tra lunedì e martedì. Dopo la segnalazione dell’uomo, sul posto sono dunque intervenute le forze dell’ordine.
Come è noto, il Pronto soccorso di Isernia affronta ormai da tempo situazioni di forte stress generate da carenza di personale medico e affollamento di pazienti.
Dopo l’ennesima nottata dai ritmi insostenibili, i medici ieri mattina hanno incontrato il Direttore sanitario al quale hanno chiesto un incontro urgente con i vertici dell’Azienda sanitaria regionale. Qualora non ascoltati, i camici bianchi avrebbero intenzione di convocare una conferenza stampa per illustrare le difficoltà che quotidianamente si trovano ad affrontare.
Alle ore 20 di lunedì primo settembre erano 28 i pazienti in attesa di essere visitati, solo due i medici in servizio. Per fortuna due medici esperti che sanno come gestire le emergenze e i casi più urgenti, ma che comunque non hanno potuto fare nulla per evitare lunghe attese e momenti di tensione.
Orfano di due medici venezuelani che non molto tempo fa hanno lasciato l’incarico, il Pronto soccorso di Isernia alcune notti può contare su un solo professionista: una situazione di difficoltà che avrebbe bisogno di un intervento forte e immediato.

























