«Un muro invalicabile», così il sindaco Piero Castrataro ha definito la risposta della città di Isernia ai paventati tagli che minacciano l’ospedale Veneziale. Sul tavolo c’è il destino del Laboratorio di Emodinamica e del Punto Nascita, reparti vitali per l’intera provincia.
Ma al di là dei numeri e delle carte, la battaglia si gioca sulla pelle dei cittadini: in gioco non è solo la riorganizzazione di un presidio, ma il diritto alla cura in un territorio già penalizzato da croniche carenze e disagi infrastrutturali. Tra proclami, minacce di mobilitazione e la «dichiarazione di guerra» lanciata dal Comitato ‘In seno al problema’, la sanità molisana si prepara a un autunno di fiamme politiche e proteste di piazza.
«Lo dico chiaramente, senza possibilità di fraintendimenti: il Laboratorio di Emodinamica dell’ospedale “F. Veneziale” di Isernia non si tocca. Non lo consentiremo – ha dichiarato il primo cittadino, dopo la manifestazione dal titolo ‘Sanità bruciata’ che si è svolta proprio davanti all’ospedale nel pomeriggio di mercoledì -.
Non si tratta solo di numeri, che comunque parlano di un punto di riferimento nella rete di emergenza-urgenza, di un presidio attrattivo ed imprescindibile. Si tratta di vite umane, di un servizio che salva quotidianamente i cittadini di un territorio vasto e complesso, segnato da disagi infrastrutturali e carenze croniche – prosegue il sindaco -. Evidenze riconosciute senza mezzi termini, è doveroso ricordarlo, anche dai tecnici romani del Tavolo sul DM 70, che hanno palesemente esposto la necessità di salvaguardare il Laboratorio di Emodinamica del Veneziale, come anche il Punto Nascita.
Dunque, se qualcuno immagina di piegare la nostra comunità a logiche di potere, o di smontare, pezzo dopo pezzo, la nostra struttura pubblica, sappia che troverà di fronte un muro invalicabile, perché la difesa della salute non è negoziabile.
Lo dico sin da ora: se il nostro ospedale subirà quei tagli paventati, da Isernia partirà una mobilitazione senza precedenti, che mi vedrà in prima fila – conclude -. E confido vivamente che, al mio fianco, ci saranno cittadini, colleghi sindaci e amministratori, associazioni, ragazzi, anziani e tutti coloro che hanno ancora a cuore il futuro di questa terra.
Non possiamo cadere nella trappola della rassegnazione, la battaglia per una sanità pubblica efficiente e per tutti, non mi stancherò mai di ripeterlo, appartiene a ciascuno di noi.
Questo è sicuramente il periodo più buio per la nostra sanità – ha aggiunto -. Si corre il rischio di chiudere reparti essenziali per la vita umana, non è mai successo, qualcuno si deve assumere le responsabilità soprattutto di fronte alle promesse che sono state fatte di mantenimento dei servizi essenziali. Non possiamo cedere davanti a questa possibilità e alla rassegnazione: è nostra responsabilità gridare con forza per ottenere quello che dobbiamo avere, una sanità pubblica forte che possa garantire la vita e la salute dei cittadini molisani e che dia futuro a questa terra.
Sembra di assistere a una disputa che non piace a nessuno, perché non è una questione contrapposizione tra territori come Termoli, Isernia o Agnone. Semplicemente, Isernia non può non avere un ospedale che abbia il Laboratorio di Emodinamica il Punto nascita. Il Veneziale è un ospedale di un’area interna a cui fa riferimento l’intera provincia».
Intanto il 30 settembre – ha spiegato il primo cittadino pentro – se ne discuterà in Conferenza dei sindaci.

























