Nel giorno del milione di persone in piazza a Roma, per la manifestazione a sostegno della Palestina, a Isernia la federazione del Pd ha provato a capitalizzare il ritrovato impegno civile di un mondo sfaccettato, a tratti lontano dai dem, ma che nella reazione alla guerra ha scelto di tornare a farsi sentire.
Per senso di umanità, ha sottolineato fra le altre cose dal palco Susanna Camusso, senatrice ed ex segretaria della Cgil. Perché c’è un popolo che non ce la fa più ad assistere ogni giorno a un genocidio e a un governo nazionale “prono” alle posizioni di Trump.
Tra i temi clou dell’incontro, la sanità molisana. È stato toccato in particolare da Nico Stumpo, fra i firmatari dell’interrogazione presentata in Parlamento dal Pd, nel dibattito conclusivo della Festa dell’Unità di Isernia organizzata dal segretario della federazione Marco Amendola e dalla responsabile del circolo pentro Alessia Panico. «Non un’interrogazione su un fatto puntuale ma sulla situazione della sanità in Molise perché abbiamo ritenuto gravissimo – ha spiegato – quello che è successo nel corso del tempo ma che sta continuando a succedere nonostante un commissariamento lungo anni, una condizione in cui non viene più rispettato l’articolo 32 della Costituzione. I molisani non hanno più il diritto alla salute e la Regione non è in grado in nessun modo, per incapacità, per mille ragioni, di provare a tutelare quello che è un diritto essenziale dei cittadini».
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