Quattro le persone coinvolte nell’operazione antidroga della Polizia di Stato di ieri mattina, all’esito di una complessa e articolata attività investigativa condotta dalla Squadra Mobile, sotto il coordinamento della Procura della Repubblcia di Isernia.
Ha destato non poco clamore in città il dispiegamento di agenti che proprio ieri hanno eseguito un’ordinanza di applicazione di misura cautelare emessa dal Giudice delle indagini preliminari del Tribunale pentro nei confronti dei quattro soggetti di nazionalità italiana e rumena gravemente indiziati del reato di spaccio.
Le indagini, avviate a ottobre dello scorso anno e andate avanti per diversi mesi – spiegano dalla Questura – hanno consentito di disarticolare un gruppo criminale composto da due fratelli e le rispettive mogli, dedito alla distribuzione di cocaina e crack nel capoluogo pentro. «Una delle coppie si sarebbe servita anche dei due figli minori per effettuare consegne di droga a domicilio» – scrivono da via Palatucci.
Appostamenti, pedinamenti e servizi di osservazioni a distanza mediante telecamere di sorveglianza: così, gli inquirenti sono riusciti a documentare un intenso movimento di acquirenti presso le abitazioni degli indagati, molti dei quali giovani, consentendo di ricostruire la rete di contatti e le modalità di cessione utilizzate, restituendo un quadro chiaro della struttura e della continuità dell’attività illecita.
Il provvedimento cautelare ha disposto nei confronti dei due fratelli la custodia in carcere, per le due donne, invece, la misura degli arresti domiciliari.
Contestualmente all’esecuzione di tali misure, ad opera della Squadra Mobile coadiuvata dalla Squadra Volanti e da personale del locale Gabinetto della Polizia Scientifica, sono state effettuate perquisizioni domiciliari nei confronti delle persone coinvolte.
Il procedimento – concludono dalla Polizia – si trova nella fase delle indagini preliminari e gli indagati potranno far valere le proprie ragioni difensive innanzi all’Autorità giudiziaria ai sensi delle vigenti norme del Codice di procedura penale.

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