Il Tribunale del riesame di Palermo ha confermato gli arresti domiciliari per l’ex prefetto di Isernia, Filippo Piritore, indagato – come è noto – per depistaggio nell’inchiesta sul delitto dell’ex presidente della Regione Sicilia, Piersanti Mattarella, assassinato il 6 gennaio 1980. La decisione dei giudici è arrivata dopo il rigetto dell’istanza presentata dalla difesa, che chiedeva la revoca del provvedimento disposto lo scorso 24 ottobre dalla Procura diretta da Maurizio de Lucia.
Secondo quanto ricostruito nell’indagine, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo, Piritore — ai tempi funzionario di polizia — avrebbe avuto un ruolo nella scomparsa di un guanto, lasciato sul luogo dell’agguato da uno dei killer. Quel reperto, potenzialmente decisivo, potrebbe essere stato sottratto o smarrito nelle fasi immediatamente successive al delitto, segnando una grave ombra sulle prime indagini.
Le conversazioni intercettate dalla Direzione investigativa antimafia, riportate da la Repubblica, mostrano un ex funzionario amareggiato e insofferente per l’inchiesta riaperta durante un colloquio con la moglie nel settembre 2024. In quelle stesse ore commentava di non vedere la fine dello stress legato all’indagine, lamentando interrogatori e sospetti dopo 45 anni.
Per la Procura, quelle frasi non sarebbero compatibili con l’atteggiamento di un pubblico ufficiale convinto di aver agito correttamente. Piritore, dal canto suo, si è detto innocente e avrebbe giustificato la mancanza del guanto come un possibile smarrimento avvenuto negli anni ’90, fase in cui — spiegava — l’evoluzione delle tecniche scientifiche avrebbe reso quel reperto meno rilevante rispetto alla prova del DNA.
La decisione del Tribunale del riesame chiude, per ora, il primo capitolo giudiziario di una vicenda che torna a gettare luce su una delle pagine più oscure della storia siciliana. Il delitto Mattarella, che segnò l’inizio simbolico degli anni di piombo nell’isola, continua così a generare interrogativi mai del tutto rimossi dal dibattito pubblico e giudiziario.

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