Un momento di grande emozione e orgoglio segna la cronaca culturale di Isernia e dell’intero Molise. Nella giornata di ieri, la delegazione delle rinomate merlettaie isernine ha avuto l’onore di essere ricevuta in udienza dal Santo Padre, accompagnata dal sindaco Piero Castrataro.
«Un’emozione profonda, un momento che resterà nel cuore della nostra comunità – ha dichiarato con evidente commozione il primo cittadino -. Ho avuto il piacere di accompagnare la delegazione delle merlettaie di Isernia in udienza dal Santo Padre per la presentazione e l’esposizione, in piazza San Pietro, dell’Albero della Speranza».
Questa opera, un vero e proprio capolavoro d’artigianato, nasce dalle mani sapienti di donne e uomini che, da generazioni, custodiscono un’arte antica e preziosa: il merletto. Ma l’Albero della Speranza è molto più di una semplice creazione artistica. «Porta con sé la storia e l’identità della nostra terra, insieme al valore dell’incontro tra tradizioni diverse» – spiega il sindaco.
Infatti, accanto al tipico merletto di Isernia convivono tecniche e linguaggi artistici provenienti da altre realtà d’Italia e della Spagna, a testimonianza di una cultura che supera confini e unisce popoli. Questo intreccio di saperi e sensibilità rende l’opera un simbolo di cooperazione e continuità culturale, un messaggio di pace e speranza per tutte le comunità.
L’esposizione avvenuta in uno dei luoghi più simbolici del mondo, piazza San Pietro, rappresenta per Isernia e il Molise un motivo di grande orgoglio e riconoscimento internazionale. «L’Albero della Speranza non è solo merletto, è cooperazione e tradizione. È la dimostrazione di come le nostre eccellenze locali sappiano farsi ponte tra culture, trasformando le radici in messaggi di pace e speranza» – ha sottolineato Castrataro.
Un riconoscimento che non sarebbe stato possibile senza l’impegno e la dedizione delle donne e degli uomini dell’associazione Il Merletto di Isernia – L’Arte nelle mani, ai quali il sindaco ha voluto rivolgere un sentito ringraziamento: «Grazie a tutti coloro che hanno reso possibile questo risultato».
Isernia dimostra ancora una volta di saper valorizzare le proprie radici culturali trasformandole in messaggi universali, portando la bellezza, la tradizione e la creatività molisana sotto gli occhi del mondo intero.
























