Sono stati in tanti, parenti, amici ma anche semplici conoscenti e sportivi arrivati da tutta la regione, ad accompagnare nel suo ultimo viaggio Vincenzo Antenucci, il fisioterapista originario di Roccavivara morto nei giorni scorsi in Spagna a causa di una malformazione cardiaca che in poche settimane lo ha strappato all’affetto dei suoi cari. Il feretro, arrivato la sera prima dalla Spagna, è stato accolto dagli amici che hanno tappezzato la piazza e le strade del paese con striscioni e manifesti con la sua immagine e frasi che ne ricordavano la sua giovane vita spezzata a solo 28 anni. Troppo piccola la chiesa parrocchiale di San Michele Arcangelo per accogliere tutta la gente che gli ha voluto tributare l’ultimo saluto. L’intera comunità di Roccavivara si è ritrovata intorno ai genitori e alla sorella per fargli sentire tutto l’affetto che il ragazzo, semplicemente Vins per gli amici, si era conquistato con il suo carattere solare. Sulla bara le sciarpe delle squadre con le quali aveva giocato o collaborato nella sua professione di fisioterapista. Come tanti giovani aveva cercato all’estero, in Spagna, di costruirsi un futuro nel mondo del calcio che era una delle sue grandi passioni. A Roccavivara tutti lo ricordano come un «ragazzo dal cuore d’oro» e sempre pronto ad aiutare chi ne aveva bisogno. Vincenzo, pur essendo cresciuto a Campobasso dove si erano trasferiti in genitori, appena gli impegni di lavoro glielo consentivano tornava a Roccavivara, paese del papà. Piazza Portella, la chiesa di San Michele Arcangelo e altre strade del paese ieri mattina erano tappezzate di striscioni e manifesti con la sua immagine. Centinaia i messaggi di cordoglio espressi attraverso i social. Un affetto vero, sentito, che tutti gli hanno voluto dimostrare anche nel suo ultimo viaggio.

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