Sono 11 le nuove centraline di monitoraggio dell’aria nella zona circostante al nucleo industriale. Sono state installate martedì scorso 31 ottobre, al termine di un processo partito nella gestione di Roberto Di Pardo e proseguito col successore Piero Donato Silvestri, formalizzato nella seduta del comitato direttivo del 19 luglio scorso, dove relazionò il vicepresidente Vincenzo Aufiero, illustrando il progetto e le motivazioni di rilevanza sociale alla base del servizio che riteneva opportuno attivare nella Zona Industriale; vista la proposta presentata dalla società Wiseair srl, specializzata nel campo. Il progetto riguarda l’installazione di 10 sensori “Arianna” per il monitoraggio di un ampio spettro di inquinanti, nonché di un sensore specifico per rilevare inquinanti specifici. Aufiero l’ha annunciato nella seduta di Consiglio comunale dello scorso 26
ottobre: «In commissione abbiamo assunto degli impegni assieme all’ex presidente Roberto Di Pardo, funzionamento che verrà illustrato in dettaglio. Un grande lavoro di prevenzione, sperando nella collaborazione della cittadinanza». I sensori sono stati installati ed attivati con successo in ciascuno degli 11 punti indicati, i dati sono già disponibili per tutti i sensori di particolato atmosferico, mentre per il sensore di gas è in corso la calibrazione sul campo, che durerà qualche settimana, in seguito alla quale anche i dati relativi ai gas selezionati per il servizio saranno disponibili. «Un idea maturata nel corso degli anni perché già quando fui componente circa 15 anni fa di questo comitato direttivo fui promotore e a suo tempo posizionammo dei cannoni sempre per il monitoraggio ambientale che poi furono distrutti con l’alluvione – ha riferito Aufiero – dopodiché c’è stato il mio periodo di pausa al Consorzio, sono rientrato tre anni fa ed è stata una delle prime cose, non l’unica, che ho voluto fortemente e devo dire che il presidente precedente Roberto Di Pardo e tutta la governance hanno appoggiato questa mia idea. E’ l’inizio di un monitoraggio che deve servire a informare l’opinione pubblica, in passato si diceva che non si sapesse cosa si producesse nelle fabbriche insediate. Siccome rappresento il comune di Termoli tengo a rendere visibile e rendere trasparente tutto ciò che accade». Aufiero ha sottolineato che il Cosib non è organo di controllo e che condividerà i dati raccolti. «A breve verrà data un’app attraverso cui tutti i cittadini potranno verificare la qualità dell’aria. Nel momento in cui – io spero che non accada – ci saranno delle criticità arriveranno degli Alert, noi che non siamo organo di controllo saremo molto attenti a inviarle immediatamente e tempestivamente agli organi competenti. Vogliamo far stare i nostri cittadini tranquilli». Stesso discorso quello che ha fatto il presidente Silvestri. «Vogliamo tranquillizzare la comunità locale. Monitorare h24 l’area del Cosib vuol dire dare la possibilità a chi vive qui di essere più tranquillo, perché le imprese sono tante e producono tante cose diverse. Diciamo quelle che possono nell’opinione comune dare più preoccupazioni sono le fabbriche chimiche, che però insomma emettono solo vapore acqueo. Questo progetto è stato voluto fortemente da noi perché siamo abitanti di questo posto e vogliamo essere sereni come tutti».

























