Si delineano gli scenari occupazionali del processo di transizione che vedrà la riconversione produttiva dello stabilimento Stellantis a Gigafactory. Presente anche il Governatore del Molise, Francesco Roberti, primo incontro al Mimit con Acc e Stellantis, dov’erano presenti il sottosegretario Bergamotto, il dottor Castano. Il dottor Losego e le organizzazioni sindacali per definire il percorso che vedrà il passaggio dei dipendenti dello stabilimento Stellantis di Termoli, con la nuova compagine societaria Acc Italia S.r.l. Hanno partecipato anche gli assessori Gianluca Cefaratti e Andrea Di Lucente. In merito, il segretario della Fim-Cisl Molise, Marco Laviano, ha commentato così l’esito del tavolo di confronto, che era invocato da mesi. «Si è concluso da poco il meeting qui a Roma. L’incontro è servito a stabilire un’agenda che dovrà, in qualche modo, accompagnare quello che sarà il processo di transizione del sito del basso Molise e di Termoli. I punti cardine della nostra organizzazione sindacale sono 3, il tema degli ammortizzatori sociali, il personale attualmente in Stellantis abbia l’opportunità di essere ricollocato nelle nuove produzioni e il terzo è che Acc garantisca che tutti e tre i moduli». Giunge la nota ufficiale a margine delle organizzazioni sindacali del vertice su Stellantis-Acc al Mimit: «Legare i contributi pubblici per la Gigafactory di Termoli alla tutela occupazionale e del progetto industriale». «Al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, con la presenza della Regione Molise, si è tenuto un incontro con Stellantis e con Acc, per discutere del piano di trasformazione di Termoli da fabbrica di motori a fabbrica di batterie elettriche. Il progetto è assistito da ingenti risorse pubbliche ed è stato fortemente voluto dal sindacato, ma purtroppo oggi è parzialmente inficiato dalla indisponibilità a offrire una piena garanzia occupazionale ai duemila lavoratori di Termoli coinvolti. Per questo chiediamo a Governo e Regione di supportare le nostre richieste e di legare la erogazione degli incentivi pubblici alla tutela dei lavoratori, sia per gli aspetti occupazionali che economici. Attualmente Stellantis a Termoli ha una fabbrica di meccanica che dà occupazione a duemila persone. Nell’ambito della transizione all’elettrico al suo posto sorgerà una fabbrica di batterie con circa 1.800 dipendenti, che sarà costruita da Acc, joint venture partecipata da Total, Mercedes e la stessa Stellantis. Il piano industriale si dispiegherà in molti anni, prevede lunghi periodi formativi, in alcuni casi da svolgere addirittura in Francia; la produzione parta nell’ultimo trimestre del 2026 ed entrerà a regime alla fine del 2029. Contestualmente si assisterà a un calo della produzione di Stellantis. Tuttavia Acc non ha ancora fornito ancora tutte le garanzie di una piena tutela occupazionale ai lavoratori coinvolti. Si tratta di un progetto importantissimo per l’intera supply chain Italiana e fondamentale per Termoli, che altrimenti andrebbe incontro a una disastrosa chiusura. Ma come sindacato chiediamo ad Acc di garantire piena tutela occupazionale a tutti i lavoratori della Stellantis di Termoli, salvo naturalmente coloro che nel frattempo decideranno di uscire con gli incentivi o raggiungeranno la pensione, preservare i trattamenti economici e normativi; nonché di prevedere il passaggio diretto di tutti preservandone l’anzianità, in cambio offriamo piena disponibilità a discutere tutte le esigenze organizzative della nuova realtà produttiva, consapevoli delle sue specificità. Da Stellantis invece ci aspettiamo un confronto sulle previsioni produttive e le disponibilità degli ammortizzatori sociali. A Governo e Regione infine chiediamo di legare gli incentivi pubblici alla tutela occupazionale e delle attuali condizioni dei lavoratori. I tempi pluriennali di avvio della attività di Acc potrebbero causare potenzialmente disagi e costi per i lavoratori di Termoli, il nostro obiettivo è annullare e comunque ridurre gli impatti negativi e fornire le garanzie occupazionali e di prospettive future. I prossimi incontri si terranno i giorni 4 e 18 dicembre al Mimit; mercoledì si terranno le assemblee di fabbrica». Una dichiarazione a firma di Fim-Fiom-Uilm-Fismic-UglM-AqcfR.

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