Due naufragi nel giro di pochi mesi, quelli subiti dall’armatore Giuseppe Selvanera: dopo il Nonno Rocco, in autunno (e il 3 agosto aveva portato San Basso in mare), ieri pomeriggio a inabissarsi nel mare Adriatico è stato il Normandy, mentre si trovava al largo di Lesina. Purtroppo, l’affondamento ha causato il decesso di un uomo, proprio del comandante, un 58enne originario di Bisceglie. Il naufragio è avvenuto a circa 5 miglia dalla costa, nello specchio d’acqua tra Lesina e Capojale. Secondo quanto accertato dalla Guardia costiera del circomare di Vieste, che ha coordinato le operazioni di soccorso, a causa di un’avaria al motore, il natante ha iniziato a imbarcare acqua nella parte del timone, colando a picco. Appena dato l’allarme dal comandante, la situazione non sembrava così grave, poiché altri due pescherecci termolesi si erano avvicinati al Normandy, per scortarlo verso la banchina più vicina; nel frattempo era giunta la motovedetta della Capitaneria di Porto di Termoli. Purtroppo, la situazione è precipitata e il Normandy si è capovolto in acqua e il comandante è risultato disperso, ma è stato recuperato poco dopo privo di vita. Due membri dell’equipaggio sono stati tratti in salvo e portati con la motovedetta a Vieste, così come il cadavere del marittimo. Ancora un dramma per la marineria termolese, listata a lutto per questo tragico epilogo. .

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