Da ieri, un italiano alla guida di Stellantis: Antonio Filosa è il nuovo Ceo, scelto a seguito di un approfondito processo di ricerca di candidati interni ed esterni, condotto da un Comitato Speciale del Consiglio guidato dal Chairman John Elkann, sulla base della sua comprovata esperienza maturata in oltre 25 anni di attività nel settore automobilistico, della sua vasta esperienza in tutto il mondo, della sua ineguagliabile conoscenza dell’Azienda e delle sue riconosciute qualità di leadership.
Antonio Filosa ha guidato Stellantis sia in Nord che in Sud America. Durante il suo mandato come Chief Operating Officer per il Sud America, ha portato il marchio FIAT alla leadership di mercato e ha poi sviluppato significativamente i marchi Peugeot, Citroën, Ram e Jeep®. Come conseguenza, Stellantis ha rafforzato la sua leadership nella regione. Il suo lavoro nella creazione dello stabilimento di Pernambuco, uno dei più grandi poli automobilistici del Sud America, ha lanciato Jeep® in Brasile, che è rapidamente diventato il principale mercato del brand al di fuori degli Stati Uniti.
In qualità di CEO di Jeep®, Antonio Filosa ha ampliato la presenza globale del brand anche in Europa, dove i suoi modelli continuano a essere i più venduti grazie a prodotti di enorme successo come la Jeep® Avenger. A dicembre 2024 è stato promosso Chief Operating Officer per le Americhe. Sin dalla sua nomina, ha avviato il rafforzamento delle operazioni negli Stati Uniti, riducendo significativamente le scorte dei concessionari, riorganizzando il team dirigenziale, guidando il processo di introduzione di nuovi prodotti e propulsori e intensificando il dialogo con i concessionari, i sindacati e i fornitori.
John Elkann continuerà a ricoprire il ruolo di Executive Chairman quando Antonio Filosa assumerà l’incarico di Chief Executive Officer il 23 giugno. In quell’occasione, Antonio Filosa annuncerà anche il nuovo team dirigenziale di Stellantis.
«La profonda conoscenza che Antonio ha della nostra Azienda — comprese le persone che considera il nostro punto di forza — e del nostro settore, gli consentono di essere perfettamente preparato per il ruolo di Chief Executive Officer in questa nuova e cruciale fase di sviluppo di Stellantis -ha affermato l’Executive Chairman di Stellantis, John Elkann – ho lavorato a stretto contatto con Antonio negli ultimi sei mesi, durante i quali le sue responsabilità sono aumentate e la sua leadership, che ha guidato sia il Nord che il Sud America in un momento di sfida senza precedenti, ha confermato le sue eccellenti qualità. Insieme a tutto il Consiglio di Amministrazione, non vedo l’ora di lavorare con lui».
«È per me un grande onore essere nominato Ceo di questa fantastica Azienda – ha affermato Antonio Filosa – sono grato al nostro Chairman, John Elkann, e ai membri del nostro Consiglio di Amministrazione per la loro leadership, in particolare in questi ultimi mesi, e per la fiducia che hanno riposto in me per guidare la nostra Azienda in un momento così importante per il nostro settore. Sono sempre stato ispirato dall’immenso talento, dalla passione e dall’impegno delle nostre persone e dalla professionalità con cui i nostri team ci permettono di raggiungere l’eccellenza. Abbiamo i brand migliori e più iconici della storia dell’automobile e una tradizione di innovazione lunga oltre 100 anni. Questa storia, unita al nostro impegno nel fornire ai nostri clienti i prodotti e i servizi che amano, è la chiave del nostro successo».
Per Ferdinando Uliano: «La Fim-Cisl accoglie positivamente la nomina di Antonio Filosa a nuovo Amministratore Delegato del Gruppo Stellantis. Si tratta di una figura che conosce profondamente le dinamiche industriali del gruppo e il valore strategico delle realtà italiane all’interno del sistema produttivo globale di Stellantis. Siamo pronti ad avviare un confronto costruttivo, nella convinzione che il rilancio e il rafforzamento delle attività industriali presenti in Italia debbano rappresentare un punto centrale dell’agenda del nuovo management. È fondamentale che vi sia un impegno concreto a tutela delle lavoratrici e dei lavoratori che, con professionalità e dedizione, hanno contribuito a rendere grande questo gruppo e che oggi pagano, più di altri, il prezzo della difficile fase che sta attraversando il settore automobilistico. Il sindacato è pronto a un confronto proficuo e soprattutto, a costruire relazioni sindacali positive. Saremo contrari a qualsiasi ipotesi che preveda l’eventuale chiusura di stabilimenti o enti: serve invece una visione industriale coraggiosa, che rafforzi il piano industriale del gruppo e accompagni in modo responsabile i processi di trasformazione in atto, a partire dalla transizione verso la mobilità elettrica e sostenibile. In questo contesto, è altrettanto essenziale chiudere positivamente il negoziato per il rinnovo contrattuale del biennio economico 2025-2026. Gli incontri già fissati per il 4 e 6 giugno rappresentano un’occasione importante: auspichiamo che in quelle sedi si possano gettare le basi per una conclusione rapida e positiva, che dia certezze salariali e prospettive alle lavoratrici e ai lavoratori del gruppo. La Fim-Cisl è pronta a fare la propria parte, con responsabilità e determinazione, per costruire un futuro industriale solido e sostenibile per Stellantis in Italia».
«Tocca a un italiano risollevare le sorti di Stellantis. Aspettavamo da mesi la decisione sul nuovo Amministratore delegato. Ora chiediamo un incontro nel più breve tempo possibile con il nuovo Ceo Filosa per avere conferme e aggiornamenti sul Piano Italia, sugli investimenti e sulle strategie di Stellantis nel nostro Paese. Un primo atto importante da parte di Filosa potrebbe essere quello di favorire il rinnovo della parte economica del Ccsl, arrivato alla stretta finale. Sarebbe un segnale chiaro e positivo verso i lavoratori». Lo dichiara Rocco Palombella, Segretario generale Uilm. «La nomina del nuovo amministratore delegato di Stellantis era attesa da tempo in un contesto reso difficile dalle scelte industriali e occupazionali fallimentari del precedente ad Carlos Tavares. È necessario affrontare rapidamente i problemi, che senza un piano industriale per l’Italia di rilancio della ricerca, sviluppo e produzione, rischia di compromettere anche i risultati economici necessari ad aumentare gli investimenti. Occorre ripartire dalle lavoratrici e dai lavoratori aumentando il salario e confrontandosi sul futuro occupazionale per favorire la rigenerazione. La nomina del nuovo amministratore delegato impone anche la riapertura di un confronto strategico con la Presidenza del Consiglio. Lo dichiara in una nota Samuele Lodi, segretario nazionale Fiom-Cgil e responsabile settore mobilità.
Per Marco Laviano (Fim-Cisl Molise): Questa nomina rappresenta un momento chiave per Stellantis, il quarto produttore di auto al mondo, che deve ora affrontare le sfide della transizione verso l’elettrico e la ridefinizione del proprio posizionamento sul mercato globale. In particolare, ci si aspetta che Filosa dia continuità alle strategie delineate da Gianfilippo Imparato, soprattutto per quanto riguarda le relazioni sindacali e industriali. Durante l’incontro del 20 maggio a Torino con i comitati aziendali europei, Imparato ha ribadito l’importanza degli stabilimenti italiani, con un focus particolare su Termoli e Pratola Serra.
La strategia del gruppo sembra orientata verso un rilancio dei marchi premium come Jeep, Fiat, Alfa Romeo e Maserati, che negli ultimi anni hanno perso appeal sul mercato a causa di scelte strategiche precedenti. Si ipotizza che Stellantis punterà fortemente sull’ibrido, e Termoli potrebbe avere un ruolo centrale in questa transizione, con la produzione di nuovi motori e componenti elettrici.
Sul fronte occupazionale e industriale, le organizzazioni sindacali chiedono risposte concrete da parte del gruppo e delle istituzioni politiche. La Gigafactory italiana resta un nodo cruciale: sebbene non sia stato annunciato ufficialmente un blocco del progetto, non vi è stata nemmeno la conferma di un investimento. Questo riflette le difficoltà dell’Europa nel competere con i mercati cinesi e americani nella produzione di batterie, a causa degli alti costi e delle problematiche legate alla ricarica.
L’industria automobilistica italiana vive, dunque, un momento di transizione delicato. Il futuro di Termoli dipenderà dalle scelte strategiche di Stellantis e dalla capacità di garantire almeno 2.000 posti di lavoro, cercando di mantenere un equilibrio tra produzione di meccanica e carrozzeria.
Nel frattempo, il Congresso della Fim-Cisl, in corso a Napoli, rappresenta un ulteriore momento di riflessione e consolidamento sindacale. Si attende la riconferma di Ferdinando Uliano alla guida della segreteria nazionale, in un contesto in cui l’Italia – dal punto di vista industriale, politico e sportivo – sta cercando di riaffermare il suo ruolo centrale».

























