Italia divisa in due sul versante Orientale, quello che corre sulla dorsale Adriatica, tenuto sotto scacco per due giorni, almeno, da un incendio che ha alimentato poi diverso roghi, quasi al confine col Molise, nel territorio della Marina di Chieuti e in espansione verso Lesina. A farne le spese, il patrimonio forestale della pineta divorato per un’ampia porzione e complessivamente decine e decine di ettari, che si potranno quantificare solo a operazioni di spegnimento concluse e dopo le opportune bonifiche. Ieri giornata assai difficile, com’era avvenuto già lunedì sette luglio e le vie di comunicazione sono state ostaggio delle fiamme e del fumo. Chiusa la ferrovia dalle 16.40 di due giorni fa e fino alla serata di ieri, con la possibilità di attivare autobus sostitutivi solo per le tratte minori. Un vero calvario, oltretutto in una giornata di scioperi, a rendere il tutto indigeribile per l’utenza ferrata. Ma i problemi non sono stati risparmiati nemmeno agli automobilisti, con la deviazione sulla statale 16, per 13 km, che ha ingolfato la circolazione locale e nel pomeriggio di ieri, per oltre 4 ore, con la chiusura dell’A14, in entrambe le direzioni, con la corsia Sud riaperta per prima e quindi la carreggiata Nord. A partecipare alle operazioni per estinguere l’amplissimo fronte i Vigili del fuoco del comando provinciale di Campobasso, con la squadra di Termoli, assieme ai colleghi della provincia di Foggia, che hanno potuto contare sull’utilizzo di due Canadair, in volo dall’alba di ieri. Sul luogo intervenute anche le pattuglie della Polizia Stradale e il personale della Direzione 7 Tronco di Pescara di Autostrade per l’Italia. Nella tarda serata di lunedì, invece, era stato domato l’altro vasto incendio in basso Molise, quello tra Campomarino e Portocannone, che molto aveva impaurito la popolazione di contrada Buccaro. Sempre nella serata di lunedì, come se non ce ne fosse stato abbastanza, a fuoco un’abitazione di via Favorita e una macchina a Nuova Cliternia. Proprio sull’incendio bassomolisano, registriamo la testimonianza di una residente, che ha voluto rendere merito ai pompieri: «Abbiamo vissuto attimi di puro terrore. Le fiamme ci hanno circondati in pochi minuti, il fumo era così denso che nemmeno dentro casa si riusciva a respirare. Ci siamo buttati l’acqua in faccia per riuscire a prendere un po’ d’ossigeno, mentre fuori tutto bruciava. C’erano mio marito, mio figlio e mio suocero di 80 anni che, nonostante l’età, ha cercato di dare una mano come poteva. È stato un incubo. Le fiamme hanno lambito le abitazioni, danneggiato le auto, e ci hanno lasciati con il cuore in gola e la paura negli occhi. Solo grazie all’intervento tempestivo dei Vigili del fuoco si è evitato il peggio. A loro va tutta la nostra gratitudine. Abbiamo avuto paura, tanta. E ora resta solo la speranza che nessuno debba più vivere qualcosa di simile», ha riferito la signora Anna. Nel complesso, oltre all’elicottero, nove le squadre con altrettanti mezzi del 115 impiegati sulla Sp 40, affiancati dai Forestali di Casacalenda, la protezione civile e le forze dell’ordine. Subito divampa anche la polemica sulle dotazioni di sicurezza. La UilTrasporti Molise intende portare all’attenzione dell’opinione pubblica e delle istituzioni una grave lacuna in materia di prevenzione e gestione delle emergenze ambientali: ad oggi la Regione Molise non è dotata di una propria flotta di Canadair, fondamentali per il contrasto agli incendi boschivi sempre più frequenti e devastanti. «Nelle ultime ore, vasti incendi hanno colpito l’area compresa tra Campomarino e Portocannone, mettendo a rischio vite umane, abitazioni, coltivazioni e il patrimonio naturalistico del nostro territorio. Questi eventi, aggravati dai cambiamenti climatici in atto da oltre un decennio, confermano l’urgenza di dotare la regione di strumenti efficaci per fronteggiare tempestivamente simili emergenze.Attualmente, sono solo tre le regioni italiane a non possedere una flotta di Canadair: Molise, Umbria e Puglia. Una situazione che non può più essere tollerata. Il Molise, con la sua posizione geografica strategica, ha tutte le caratteristiche per diventare un punto di riferimento nel sistema antincendio del Centro-Sud. Per questo, la UilTrasporti Molise ritiene fondamentale l’istituzione di un’aviosuperficie regionale, infrastruttura che non solo consentirebbe l’implementazione di una flotta antincendio operativa sul territorio. Chiediamo con forza alle autorità regionali e nazionali, al Dipartimento della Protezione Civile e ai Ministeri competenti, di prendere in seria considerazione questa proposta e di avviare un tavolo tecnico-operativo con tutte le parti coinvolte. Il Molise merita un sistema di protezione civile moderno, efficiente e pronto ad affrontare le sfide climatiche del presente e del futuro». In stazione notevole afflusso per usufruire degli autobus sostitutivi.