Il diniego alla concessione del patrocinio sul Molise Pride da parte del Comune di Termoli non è certo una sorpresa, posizione espressa da subito, appena è stata scelta la città adriatica come sede della manifestazione del 26 luglio, ultimo sabato del mese. «La decisione di non concedere il patrocinio comunale al Molise Pride non è frutto di distanza personale, ma di una scelta politica chiara e condivisa. L’intera maggioranza di centrodestra sostiene con convinzione questa posizione, che nasce da una visione coerente della città e dei valori che ci guidano. Non è necessario far baccano ed estremizzare, il silenzio è il più alto segno di rispetto verso chiunque, saremo sempre contro qualsiasi forma di discriminazione con la pacatezza e la sobrietà che contraddistingue la nostra generosa comunità. La demagogia la lasciamo a chi ha bisogno di consensi a tutti i costi», ribadisce Balice, ma la sinistra attacca. Per il referente di Europa Verde, Domenico Palazzo: «Il Comune nega il patrocinio al Molise Pride, noi lo sosteniamo con orgoglio Europa Verde – Alleanza Verdi e Sinistra esprime pieno sostegno al Molise Pride, che si terrà il prossimo 26 luglio a Termoli, e annuncia con convinzione la propria partecipazione alla manifestazione. Una scelta coerente con i nostri valori di uguaglianza, inclusione e diritti civili, in netta contrapposizione con la decisione del Comune di Termoli che, per bocca del sindaco Nico Balice, ha negato il patrocinio senza fornire una reale motivazione. L’edizione 2025 del Molise Pride è dedicata alla memoria delle persone omosessuali confinate durante il fascismo sull’isola di San Domino, al largo delle nostre coste. Una pagina buia della storia che rende ancora più grave e simbolicamente inaccettabile la scelta dell’amministrazione comunale, che compie così un passo indietro rispetto a una visione di città aperta, dialogante e rispettosa delle differenze. Il sindaco Balice parla di “coerenza” e “dialogo”, ma è evidente che negare un patrocinio istituzionale a una manifestazione pacifica, inclusiva e di rilevanza nazionale significa prendere le distanze da valori fondamentali, come il contrasto all’omolesbobitransfobia e la promozione dei diritti. Nessuna “coerenza” può giustificare l’indifferenza istituzionale verso un evento che promuove rispetto, dignità e cittadinanza attiva. Sottolineiamo con amarezza che questa posizione stride profondamente con la candidatura del Comune di Termoli a Capitale Italiana dell’Arte Contemporanea per il 2027. Come si può pensare di rappresentare l’avanguardia artistica e culturale del nostro Paese, se non si è capaci di sostenere un evento simbolo della pluralità, dell’espressione libera e dei diritti civili? Europa Verde – AVS sarà presente al Pride, e ci auguriamo che insieme a noi scendano in piazza tutte le persone che credono in un Molise diverso, libero da pregiudizi, capace di tornare a parlare il linguaggio dell’integrazione e dell’inclusione. La politica deve dare l’esempio, e oggi più che mai servono scelte chiare. Contro ogni esclusione e ogni forma di segregazione, noi ci siamo». Posizione critica anche del circolo dem: «Fra una settimana Termoli ospiterà per la prima volta il Molise Pride: una manifestazione di gioia nella quale la comunità LGBTQIA+ rivendica il proprio orgoglio e chiede equità e diritti che ancora oggi nel nostro Paese non sono garantiti. Apprendiamo con ufficialità che il Comune di Termoli non ha dato il patrocinio. Il sindaco Nico Balice non ha dato nessuna spiegazione esaustiva e nessuna valida motivazione che abbia come fondamento una presa di posizione chiara, personale e della propria parte politica. Inoltre, ha dichiarato che “per qualsiasi altra iniziativa contro le discriminazioni – convegni, cortei silenziosi, eventi pubblici – ci troveranno sempre al loro fianco.”: ci chiediamo se il sindaco abbia compreso come si svolga il Molise Pride che nasce come risposta alle discriminazioni. Avremmo preferito che si esprimesse senza troppi giri di parole e dicendo quello che effettivamente pensa della manifestazione senza utilizzare il politichese. Noi ci saremo perché siamo dalla parte dei diritti sempre. Non dimentichiamo quanto affermò non appena eletto: “Sarò il sindaco di tutti”. Le solite parole di circostanza lontane dallo spirito di inclusione che dovrebbe guidare chi rappresenta una comunità intera».

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