Termoli si prepara a vivere una notte speciale con uno degli artisti più amati della musica italiana. Sal Da Vinci arriva sul palco del Teatro Verde il 19 luglio per inaugurare il suo tour estivo “Stasera che sera!”, una tournée che promette emozione, passione e la forza trascinante di una carriera costruita con l’anima, la voce e il cuore, con la hit che spopola dallo scorso anno, “Rossetto e Caffè”, che ha rappresentato il riscatto di una carriera iniziata quando era ancora bambino, assieme al padre Mario. Non è una semplice data: è la prima, la numero uno, quella che segna l’inizio del viaggio, e ha scelto Termoli. «Per me – ha detto Sal durante la conferenza stampa tenutasi ieri pomeriggio al Teatro Verde – è come partire da casa. Il calore che sento qui è quello di Napoli. È il mio Sud, la mia gente. Non è una tappa: è un inizio. È un abbraccio». Accompagnato dai rappresentanti della Fondazione Millennium e dai promoter del tour, Sal Da Vinci si è raccontato con la generosità e la verve di sempre, regalando ai presenti un’anticipazione dello spirito che animerà lo spettacolo. Non solo musica, ma una vera e propria narrazione emotiva, un affresco teatrale dove si incrociano ricordi, canzoni, esperienze e riflessioni. “Stasera che sera!” non è un titolo scelto a caso: è la sintesi di ciò che accade ogni volta che si apre il sipario e il pubblico si lascia trasportare in un mondo dove parole e note si fondono. «La musica non è solo melodia – ha spiegato l’artista – è il linguaggio dell’anima. Ed è un atto d’amore ogni volta che salgo su un palco». Il concerto di Termoli sarà l’apertura ufficiale di una tournée che toccherà piazze, arene e teatri estivi di tutta Italia. Ma il Teatro Verde, con la sua vista mozzafiato sul mare e la sua atmosfera sospesa tra cielo e Adriatico, rappresenta un contesto unico, perfetto per quello che Sal definisce «uno spettacolo vivo, fatto di carne, voce e pelle». Al suo fianco ci saranno i musicisti di sempre, con un ensemble sonoro che mescola jazz, pop, tradizione napoletana e incursioni nella canzone d’autore. Il repertorio? «Un viaggio – racconta – dentro i ricordi e le emozioni di chi mi segue. C’è ‘Il mercante di stelle’, c’è ‘Fin dove c’è vita’, ci sono brani nuovi e sorprese. Ma soprattutto c’è l’anima, che è ciò che non deve mancare mai». Un’artista che non dimentica le sue radici, e che anzi ne fa bandiera e bussola. «Napoli è il centro da cui parto e a cui torno – ha confidato – ma ho imparato che ogni luogo può essere casa se incontri persone che ti accolgono con sincerità. A Termoli ho trovato questo calore. È una città che merita eventi importanti. Ed è giusto che la musica la scelga, che gli artisti vengano qui. Questo palco è bellissimo». A ribadire il valore dell’evento è anche la Fondazione Millennium, con Federico Valente, che ha voluto puntare su una proposta artistica di qualità per arricchire l’estate termolese e per valorizzare luoghi come il Teatro Verde, sempre più al centro della programmazione culturale cittadina. «Portare qui un artista come Sal Da Vinci – hanno spiegato – significa credere nella cultura come strumento di coesione e di identità». Sal non si è sottratto alle domande, raccontando aneddoti, emozioni e progetti futuri. Ha parlato del suo rapporto con il pubblico, della responsabilità che sente ogni volta che indossa il suo abito da scena, delle sfide di un mestiere che cambia ma che ha bisogno, oggi più che mai, di autenticità. «Io non sono un prodotto – ha detto con sincerità – sono un artigiano. Costruisco emozioni, le cesello, le condivido. Ogni concerto è diverso perché ogni pubblico è diverso. Ma il cuore, quello, è sempre lo stesso». E ha ricordato quanto sia importante restare fedeli a sé stessi, anche in un mondo che spesso corre dietro alle mode. «Il tempo è il vero giudice. E se oggi posso raccontare quasi quarant’anni di musica, è perché non ho mai voluto imitare nessuno. Ho camminato con i miei passi, con le mie canzoni, con la mia faccia». Accanto a lui, il vice sindaco, Michele Barile, e Luigi Chiucconi.
Non mancano i riferimenti al cinema, al teatro, alla fiction: Sal Da Vinci è un artista poliedrico, capace di spaziare tra linguaggi e forme senza perdere mai la propria cifra personale. Ma è il palco musicale il luogo in cui si sente più vero. «Quando canto, sono nudo. Non ho protezioni. Mi affido alla mia voce, alla mia storia, alla mia gente». E sarà proprio questa autenticità a illuminare la serata di sabato 19 luglio, quando Termoli si trasformerà in un grande palcoscenico sotto le stelle. L’appuntamento è atteso da settimane, e la risposta del pubblico è stata immediata. Tanti i fan pronti ad arrivare anche da fuori regione per non perdersi la prima data di questo nuovo viaggio musicale. A loro Sal dedica parole affettuose e cariche di riconoscenza. «Siete voi la mia forza. Se canto ancora è perché mi date la possibilità di farlo. Non lo dimentico mai». Conclude con una promessa: «A Termoli sarà una notte che ricorderemo. Io ci metto tutto me stesso. Voi portate il cuore.». E allora sì, che sia davvero una sera speciale. Una di quelle da raccontare, da vivere e da cantare insieme. “Stasera che sera!” non è solo un titolo: è una dichiarazione d’amore. Per la musica, per il pubblico, per la vita. E Sal Da Vinci, ancora una volta, è pronto a dimostrarlo. Sul palco, con la sua voce e la sua anima.

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