Ferragosto 2025 a Termoli ha restituito l’immagine di una città viva e affollata, travolta dalla festa e dal turismo come non accade in altri periodi dell’anno, con il mare e il borgo antico protagonisti assoluti di una giornata che ha messo insieme entusiasmo, tradizione, regole rigide e qualche nota stonata di inciviltà. Già alla vigilia era chiaro che sarebbe stato un Ferragosto da tutto esaurito: secondo una simulazione sulle principali piattaforme di prenotazione, la ricettività cittadina era satura al 99%, con oltre trecento strutture tra hotel, bed and breakfast, case vacanza e affittacamere praticamente piene, e soltanto due ancora disponibili. I ristoranti avevano chiuso le prenotazioni con giorni di anticipo, soprattutto quelli che si affacciano sul centro e sul lungomare, dove in molti hanno scelto di cenare per poi assistere allo spettacolo dell’“Incendio del Castello”. Proprio i fuochi d’artificio, che ogni anno illuminano il profilo del Castello Svevo e il mare circostante, hanno rappresentato il momento clou: migliaia di persone assiepate lungo le mura, al porto e nelle vie del borgo hanno seguito con il naso all’insù lo spettacolo pirotecnico che ha incendiato simbolicamente la fortezza, accompagnato da applausi e telefonini puntati verso il cielo. Uno spettacolo che però richiede organizzazione e sicurezza: il Comune ha predisposto tre ordinanze specifiche, imponendo divieti di sosta e di circolazione in diverse strade a partire dal pomeriggio, lo sgombero di aree come Piè di Castello e via Federico II di Svevia, la chiusura anticipata di alcuni locali e persino l’interdizione ad affacciarsi da finestre e cortili scoperti lungo i tratti più vicini all’area di sparo. Un dispositivo che ha blindato il borgo antico e il lungomare per garantire l’incolumità del pubblico e preservare il patrimonio storico. Nonostante le regole ferree, però, non sono mancati episodi di inciviltà: parcheggi selvaggi, auto lasciate contromano, persone che hanno scavalcato cancelli per guadagnare la visuale migliore, assembramenti non autorizzati in aree come “Pozzo Dolce”, fino a scontri tra ambulanti per l’occupazione degli spazi che hanno richiesto l’intervento della Polizia locale. A questo si sono aggiunte le segnalazioni dei cittadini, indignati per la presenza di siringhe abbandonate in via Sorrento, rilanciate sui social come simbolo delle contraddizioni di una città che da un lato accoglie turisti e regala emozioni collettive, dall’altro deve fare i conti con incuria e degrado. Termoli ha vissuto così un Ferragosto intenso, segnato dalla magia dei fuochi e dal mare gremito di bagnanti, dal porto pieno di imbarchi verso le Tremiti, ma anche da comportamenti scorretti che hanno fatto emergere i limiti della gestione urbana. Un Ferragosto che ha confermato l’attrattiva della città, capace di richiamare visitatori da tutta Italia, ma che lascia in eredità una riflessione: il successo di un giorno, per quanto straordinario, non basta se non si accompagna al rispetto delle regole e a una visione di lungo periodo capace di trasformare il pienone di Ferragosto in una crescita equilibrata e sostenibile per il futuro. Anche un episodio di cronaca: sul lungomare Nord, dal tardo pomeriggio di Ferragosto, momenti di tensione. Un commerciante, assegnato regolarmente a un posteggio, ha occupato con prepotenza e arroganza il posto di un altro collega. L’azione è stata accompagnata da minacce verbali e spintoni, culminando in una rissa che ha richiesto l’intervento immediato della Polizia locale e di altre forze dell’ordine. Questo comportamento, oltre a essere inaccettabile per chi opera nelle regole, ha messo a rischio l’incolumità degli altri presenti e ha violato le regole fondamentali di rispetto e convivenza tra ambulanti.

























