L’ospedale San Timoteo apre una nuova fase della sua storia con l’arrivo del dottor Valerio Caracino alla guida della UOC di Chirurgia Generale. L’insediamento ufficiale, avvenuto il 1° ottobre, è stato salutato da un clima di fiducia e attesa: la nomina arriva infatti dopo mesi di incertezza e carenze in alcuni reparti strategici, e rappresenta un tassello fondamentale nel percorso di rafforzamento dell’offerta sanitaria nel Basso Molise.
Caracino proviene dall’Ospedale “Santo Spirito” di Pescara, dove ha maturato una lunga esperienza nella Chirurgia d’Urgenza, con particolare competenza negli interventi robotici e mininvasivi, due ambiti che oggi rappresentano il futuro della chirurgia moderna. La sua designazione è il risultato di un concorso pubblico bandito dall’Asrem, nel quale si è classificato primo davanti agli altri candidati.
A sottolineare il significato di questa nomina è stato innanzitutto il direttore sanitario del presidio, Pierpaolo Oriente:
«Da oggi si inserisce nella nostra struttura un professionista di valore come il dottor Caracino, che arricchisce l’offerta sanitaria grazie a una casistica operatoria importante e a competenze specifiche nella chirurgia robotica e mininvasiva. Per noi rappresenta un valore aggiunto e completa la squadra di professionisti di cui già disponiamo.
L’obiettivo della direzione medica del presidio è creare le condizioni ideali affinché il nuovo primario e gli altri chirurghi possano esprimere al meglio le loro capacità, incrementando l’attività operatoria. In particolare, intendiamo potenziare la chirurgia programmata ed elettiva. Ho già predisposto un modello organizzativo funzionale per ottimizzare l’utilizzo del blocco operatorio, che ci consentirà di aumentare gli interventi programmati. Inoltre, puntiamo a introdurre sedute operatorie anche nelle ore pomeridiane: un passo decisivo per dare risposte più rapide ai cittadini e ridurre le liste d’attesa».
Le parole di Oriente evidenziano una volontà di cambiamento organizzativo, volto a restituire efficienza e capacità attrattiva a un ospedale spesso al centro del dibattito regionale per le sue difficoltà strutturali.
Anche Nicola Rocchia, direttore sanitario facente funzione, ha sottolineato l’importanza della nomina:
«Sono davvero contento che il dottor Caracino abbia accettato questo incarico, che non sarà semplice ma molto impegnativo. Da tempo sentivamo la mancanza di una guida stabile in Chirurgia. Dirigendo un reparto di Medicina, ogni giorno abbiamo bisogno di un supporto chirurgico adeguato: questa lacuna oggi viene finalmente colmata e sono certo che, con la sua presenza, potremo affrontare al meglio tante situazioni complesse».
Il direttore generale dell’Asrem, Giovanni Di Santo, ha rimarcato l’importanza della giornata:
«Oggi prende servizio il dottor Caracino, ma allo stesso tempo arrivano altre novità rilevanti: abbiamo installato una nuova colonna laparoscopica di ultima generazione e parte l’attività della risonanza magnetica mobile, che anticipa l’entrata in funzione della nuova risonanza fissa prevista entro il 31 dicembre grazie ai fondi del PNRR.
Si tratta di innovazioni tecnologiche che porteranno benefici enormi non solo in termini diagnostici, ma anche sul piano della prevenzione. Parallelamente stiamo rafforzando il settore dell’anestesia e della rianimazione, così da aumentare il numero di interventi chirurgici programmabili. L’approdo di un professionista qualificato come Caracino chiude idealmente il cerchio dei concorsi banditi per le strutture complesse del San Timoteo: dalla ginecologia alla radiologia, fino alla medicina interna, oggi abbiamo una squadra di professionisti di altissimo livello».
Di Santo ha voluto anche rispondere indirettamente alle polemiche che hanno accompagnato il dibattito sulla sanità molisana negli ultimi mesi: «È vero che l’autunno è caldo, ma oggi possiamo dire che al San Timoteo c’è una squadra di tutto rispetto. Professionisti competenti, con esperienza e con la voglia di fare. La stessa strada la stiamo percorrendo anche a Isernia, al Veneziale, dove concorsi già avviati porteranno nuove figure di riferimento. L’obiettivo rimane garantire cure sicure e di qualità a tutti i cittadini molisani».
Il nuovo primario, Valerio Caracino, si è presentato alla stampa e alla cittadinanza con parole di gratitudine e con una visione chiara del suo mandato:
«È un onore essere qui a Termoli. Ringrazio l’Asrem e il direttore Di Santo per questa opportunità, che per me rappresenta una sfida professionale e personale. Le mie competenze si sono sviluppate soprattutto nella chirurgia robotica e laparoscopica 3D: tecniche che riducono al minimo il trauma operatorio e che rappresentano il futuro della nostra disciplina. Già da oggi, presso il blocco operatorio del San Timoteo, è attiva una colonna laparoscopica con ricostruzione tridimensionale, che consente interventi più precisi e sicuri».
Alla domanda su cosa lo abbia spinto ad accettare l’incarico, Caracino ha spiegato: «La mia famiglia è originaria di Rosello, vicino a Capracotta: in un certo senso mi sento anche un po’ molisano. Ho visto in questo progetto una missione chiara: guidare la chirurgia verso lo sviluppo delle nuove tecnologie. Credo che qui ci siano tutte le prerogative per farlo al meglio».
Il nuovo direttore ha poi voluto evidenziare la qualità del gruppo che lo affiancherà:
«Il reparto è composto in gran parte da giovani chirurghi, e questo è un fatto molto positivo. Uno dei compiti di un primario è proprio quello di formare una nuova generazione di professionisti: il patrimonio che si lascia a un’azienda non è solo il numero di interventi eseguiti, ma la crescita delle persone che vi lavorano. Ho trovato grande entusiasmo e sono certo che potremo costruire un percorso comune».
Caracino ha anche sottolineato l’importanza della dimensione multidisciplinare: «In breve tempo, l’Asrem ha introdotto figure di alto livello in ginecologia, cardiologia e UTIC. Questo ci consentirà di sviluppare un lavoro integrato tra reparti, che è la chiave del successo in sanità. Oggi non è più pensabile che una sola figura professionale garantisca da sola il buon esito di un percorso: serve una rete di competenze e di rapporti basati sulla fiducia».
Un tema centrale per il nuovo primario è quello della sostenibilità economica della sanità pubblica:
«È vero che le nuove tecnologie hanno costi elevati, ma paradossalmente rappresentano anche un risparmio. Un intervento mininvasivo riduce i giorni di degenza, accorcia i tempi di recupero e quindi diminuisce i costi complessivi per il sistema sanitario. Investire in tecnologie moderne non è un lusso, ma una scelta necessaria per garantire efficienza e qualità. La mia promessa ai cittadini è di lavorare con responsabilità, mettendo al centro non solo la tecnologia ma soprattutto l’aspetto umano. La sanità pubblica deve restare un bene comune e l’ospedale è patrimonio della comunità: il nostro compito è difenderlo e rilanciarlo».
L’insediamento del dottor Valerio Caracino rappresenta dunque molto più della nomina di un nuovo primario: è il segnale concreto di una sanità che vuole rilanciarsi, con investimenti tecnologici, nuovi modelli organizzativi e la valorizzazione delle professionalità.
Se da un lato restano le criticità legate a risorse e liste d’attesa, dall’altro la prospettiva è quella di un ospedale che torna a essere punto di riferimento per il Basso Molise, capace di garantire cure moderne e sicure.
Tra aspettative, responsabilità e progetti, il nuovo corso della Chirurgia Generale al San Timoteo è iniziato: tecnologia, formazione dei giovani e lavoro di squadra saranno i pilastri su cui Caracino e la sua équipe costruiranno il futuro.

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