La Procura della Repubblica di Larino ha disposto l’autopsia sulla salma di Maurizio Spalletta, il 45enne trovato senza vita l’11 novembre scorso all’interno del suo appartamento in via Martiri della Resistenza. Il conferimento dell’incarico ai consulenti si terrà martedì 19 novembre, data in cui inizieranno le operazioni peritali presso l’Istituto di Medicina Legale.
L’incarico è stato formalmente affidato al professor Francesco Cipolloni, direttore dell’Istituto di Medicina Legale dell’Università di Foggia, e al dottor Iacoppini, specialista in tossicologia forense. Saranno loro, insieme ai tecnici di laboratorio, a dover chiarire le cause della morte e a eseguire gli accertamenti chimico-tossicologici necessari a individuare eventuali tracce di sostanze e la loro concentrazione.
La Procura ha aperto un fascicolo a carico di ignoti per il reato di “morte in conseguenza di altro reato” (art. 586 c.p.), ipotesi che non individua al momento responsabili specifici ma lascia aperta la pista di responsabilità esterne rispetto a una eventuale morte per cause naturali o accidentali. L’iscrizione semplice a carico di ignoti è passo procedurale che serve a consentire esami tecnici e attività investigative più approfondite.
Tra le ipotesi al vaglio degli investigatori vi sarebbe l’ingestione volontaria di sostanze stupefacenti, mentre gli inquirenti mantengono la massima cautela e non escludono altre piste fino ai risultati degli esami. Sarà proprio l’autopsia, unita alle analisi tossicologiche, a fornire elementi oggettivi utili a chiarire la dinamica e la causa del decesso.
Sul fronte investigativo, i Carabinieri di Termoli stanno proseguendo gli accertamenti sotto il coordinamento della Procura di Larino: vengono analizzati gli ambienti domestici, raccolte testimonianze e valutati eventuali rilievi tecnici utili a ricostruire le ultime ore di vita di Spalletta. La famiglia dovrebbe avvalersi di un consulente di parte per seguire gli sviluppi e verificare i rilievi medico-legali.
La notizia ha suscitato forte impressione in città: il caso è al centro di commenti sui social e di interrogativi pubblici per i quali, fino all’esito degli esami, non sono possibili certezze. Gli esiti dell’autopsia e il referto tossicologico rappresenteranno dunque il prossimo passo cruciale per indirizzare l’inchiesta e stabilire se la morte sia riconducibile a fattori naturali, a un’ingestione accidentale o volontaria, o ad azioni di terzi. La Procura ha disposto il rigoroso riserbo sulle indagini; ulteriori aggiornamenti verranno comunicati non appena disponibili.

























