Stavolta e meno male, a Termoli, il tentativo di truffa si è infranto contro il sangue freddo e la lucidità di una donna che, con prontezza e determinazione, ha smascherato due impostori e permesso ai Carabinieri di intervenire in tempo. I protagonisti del raggiro, due uomini di origine campana con precedenti specifici per truffa, avevano messo in atto il collaudato copione del “finto carabiniere”: una telefonata allarmante, la richiesta di consegnare l’oro custodito in casa per presunte verifiche giudiziarie, e infine la comparsa di un sedicente militare alla porta della vittima. Ma questa volta il piano non è andato come previsto.
La donna, tutt’altro che ingenua, ha intuito l’inganno. Invece di cedere alla pressione, ha chiesto con fermezza di vedere un tesserino di riconoscimento. Di fronte a quella richiesta, il truffatore ha perso la maschera e si è dato alla fuga. Senza perdere tempo, la vittima ha composto il 112 e fornito una descrizione precisa dell’uomo e dell’accaduto. La centrale operativa di Termoli ha immediatamente attivato tre pattuglie del Nucleo Operativo Radiomobile, che si sono precipitate nella zona.
Pochi minuti dopo, i militari hanno intercettato due uomini a piedi, poco distanti dall’abitazione della donna. I soggetti, corrispondenti alla descrizione, erano giunti in città con un’utilitaria presa a noleggio e stavano per ripartire verso la Campania. Al controllo, sono emersi i loro precedenti per reati analoghi. Dopo l’identificazione, entrambi sono stati denunciati all’autorità giudiziaria per tentata truffa aggravata in concorso. Nei loro confronti è stata inoltre avanzata la proposta di foglio di via obbligatorio, misura che vieta il ritorno nel territorio comunale.
L’episodio, risolto con prontezza e professionalità dai Carabinieri di Termoli, conferma l’efficacia del dispositivo di controllo del territorio e l’importanza della collaborazione tra cittadini e forze dell’ordine. La lucidità della vittima, unita alla rapidità dell’intervento, ha impedito che i due potessero colpire ancora. È un esempio concreto di come la consapevolezza e il coraggio possano trasformare un potenziale crimine in un’occasione di giustizia. E di come, a volte, basti una domanda ben posta per far crollare un’intera messinscena.

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*