Nella mattinata di sabato scorso, alla chiesa dei Santi Pietro e Paolo di Termoli, è stata inaugurata la “Buca Rossa”, una cassetta postale destinata alle donne vittime di violenza. Un gesto simbolico e operativo, che dà seguito immediato all’impegno assunto la sera precedente durante il convegno “Violenza e femminicidio: un bilancio tra misure legislative, strategie di intervento e azioni positive per le donne”, promosso dalla Fidapa – sezione di Termoli insieme alla Casa dei Diritti e al Centro Antiviolenza Libera Luna. La cassetta, consegnata al parroco Padre Enzo Ronzitti dalla presidente Matilde Tartaglia e dalla vicepresidente Angela Rosciano, rappresenta un varco di ascolto e speranza: uno spazio sicuro e anonimo dove le donne possono lasciare segnalazioni, richieste d’aiuto, grida silenziose. A raccoglierle saranno professionisti pronti a offrire supporto, protezione e percorsi di uscita dalla violenza. «Un varco di speranza e liberazione», lo ha definito Padre Ronzitti, sottolineando il valore umano e comunitario dell’iniziativa. Il giorno prima, nel corso del convegno, magistrati, psicologi, avvocati e rappresentanti istituzionali avevano tracciato un quadro lucido e allarmante della violenza di genere, evidenziando l’urgenza di rafforzare i presidi territoriali, sostenere i centri antiviolenza e costruire percorsi di dignità per le vittime. La Buca Rossa, nata da questo confronto, è la risposta immediata di una comunità che non vuole più voltarsi dall’altra parte. Un simbolo di responsabilità condivisa, un invito a rompere il silenzio, un primo passo verso la libertà.

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*