Al San Timoteo di Termoli si è svolto un evento che segna un punto di svolta per la chirurgia molisana: un meeting di Live Surgery ad altissima complessità tecnologica, organizzato dal dottor Valerio Caracino, Direttore della Struttura Complessa di Chirurgia Generale, che ha richiamato professionisti provenienti da diverse regioni italiane. Nel corso della giornata sono stati eseguiti due interventi di surrenectomia in laparoscopia 3D, uno a destra e uno a sinistra, per l’asportazione di masse di 4 centimetri, oltre a una resezione del retto per patologia oncologica, anch’essa condotta in laparoscopia. Una dimostrazione concreta di come la chirurgia mininvasiva possa raggiungere livelli di eccellenza anche in un ospedale di frontiera come il San Timoteo, che negli ultimi anni sta investendo in tecnologia, formazione e qualità professionale. A rendere l’appuntamento un momento di altissimo profilo è stata la presenza del Prof. Francesco Corcione, Ordinario di Chirurgia Generale presso l’Università Federico II di Napoli, pioniere e maestro riconosciuto della chirurgia mininvasiva in Italia. Corcione ha operato fianco a fianco con il dottor Caracino e con la sua équipe, trasformando la sala operatoria in un ambiente di formazione avanzata, dove tecnica, precisione e visione si sono intrecciate in un’unica lezione magistrale. I due pazienti, un uomo di 62 anni e una donna di 65, sono già stati dimessi, a conferma dell’efficacia e della sicurezza delle procedure eseguite. Il Prof. Corcione ha spiegato con chiarezza il valore della tecnologia impiegata: «La visione 3D è esattamente sovrapponibile a quella dei nostri occhi quando operiamo ad addome aperto. Questo ci permette di lavorare con maggiore sicurezza perché abbiamo la profondità del campo. Sono interventi molto delicati». Una dichiarazione che sintetizza la portata innovativa di una tecnologia capace di aumentare precisione, controllo e sicurezza, soprattutto in interventi complessi come le surrenectomie, dove la conoscenza millimetrica degli spazi retroperitoneali è decisiva. Il dottor Caracino ha rimarcato la visione che guida questo percorso, chiarendo obiettivi e metodo: «Si tratta del primo di numerosi incontri che abbiamo programmato per portare a Termoli chirurghi di fama nazionale. Il confronto con realtà professionali di riferimento è fondamentale per crescere e consolidare un modello di eccellenza». Una linea chiara: aprire il San Timoteo a un circuito di formazione continua, scambio di competenze e aggiornamento costante, affinché la chirurgia molisana non sia più costretta a inseguire, ma possa finalmente dettare standard. Il Direttore Generale dell’ASReM, Giovanni Di Santo, ha sottolineato il valore strategico dell’iniziativa: «L’impiego della chirurgia 3D e la prestigiosa presenza del Prof. Corcione testimoniano la direzione che vogliamo imprimere alla sanità molisana: innovazione tecnologica e alta formazione continua. L’impegno e la visione del dott. Caracino e della sua equipe sono fondamentali per rendere l’ospedale San Timoteo un polo di riferimento per la chirurgia mininvasiva ad alta complessità. Continueremo a investire in risorse umane di spessore e in attrezzature all’avanguardia per garantire ai nostri cittadini i migliori standard di cura». Una dichiarazione che colloca l’evento non come episodio isolato, ma come tassello di una strategia più ampia. Soddisfazione anche dal Presidente della Regione, Francesco Roberti, che ha evidenziato la capacità del Molise di attrarre competenze di alto livello: «La presenza del Prof. Corcione in un contesto di alta specializzazione come quello del San Timoteo, fortemente valorizzato dal dott. Caracino, è la prova tangibile che la nostra sanità è in grado di attrarre le migliori professionalità e di offrire cure di altissimo livello. La chirurgia 3D utilizzata in questi complessi interventi di surrenectomia rappresenta l’innovazione che vogliamo per il Molise. Il nostro obiettivo è chiaro: fare in modo che i cittadini molisani non debbano più ricorrere ad altre regioni per le cure specialistiche, ma trovino nel sistema sanitario locale l’eccellenza e la competitività di cui hanno bisogno. Questi incontri di Live Surgery sono un investimento prezioso nella formazione continua dei nostri medici e nel futuro della sanità regionale». Il messaggio che esce dal San Timoteo è netto: qui l’eccellenza non si annuncia, si costruisce. Con metodo, con visione, con professionisti che scelgono Termoli come luogo di crescita e innovazione.

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