Un omaggio alla cultura, alla memoria e alla tutela del patrimonio rurale. Si terrà sabato 31 maggio, a partire dalle ore 10 presso la Sala conferenze del Comune di Venafro (ex Palazzo Armieri), la cerimonia di consegna del premio “Mario Lepore”, istituito dalla Fondazione omonima per ricordare il compianto e mai dimenticato collega, protagonista di un impegno costante sul piano sociale e culturale.
L’edizione 2025 del prestigioso riconoscimento sarà conferita alla scrittrice giapponese Yuko Okuma, autrice di un volume che rappresenta un autentico scrigno di bellezza, memoria e tutela del paesaggio rurale italiano. Un lavoro impreziosito da ricche iconografie che raccontano l’Italia degli ulivi monumentali, dei borghi antichi e dei territori plasmati dal lavoro secolare dell’uomo.
Tra le immagini più suggestive, spiccano quelle dedicate agli olivi secolari del Parco Regionale dell’Olivo di Venafro e della zona di Ururi, testimonianza tangibile del legame profondo tra il paesaggio molisano e la sua vocazione agricola storica. Gli autori, spiegano gli organizzatori, hanno percorso ogni angolo del Paese per documentare anche esemplari poco noti, restituendo una visione corale della bellezza da tutelare.
L’iniziativa è promossa in sinergia con l’Associazione Nazionale Paesaggi Rurali di Interesse Storico (PRIS), organismo nato ad Arezzo il 10 marzo 2023 con l’obiettivo di dare voce a quei territori in cui l’agricoltura è espressione profonda delle radici culturali locali. Alla guida dell’Associazione, oggi iscritta al Registro degli Enti del Terzo Settore, c’è Patrizia Lusi, rappresentante del paesaggio agrario degli olivastri storici del Feudo di Belvedere, in Puglia.
Tra i protagonisti del percorso che ha portato alla nascita del sodalizio, anche Emilio Pesino, già presidente del Parco dell’Olivo di Venafro e oggi consigliere nazionale della PRIS. Grazie al suo impegno, il premio Lepore è divenuto anche un’occasione per rilanciare la centralità di Venafro nel dibattito nazionale sulla tutela dei paesaggi rurali e sull’agricoltura tradizionale come leva per uno sviluppo sostenibile, coerente con l’identità dei luoghi.
L’evento di sabato prossimo rappresenta dunque non solo un momento di celebrazione, ma anche un segnale forte e concreto in difesa del patrimonio agricolo-paesaggistico e delle comunità che lo custodiscono.
Appuntamento, dunque, a Venafro per un evento che promette di lasciare il segno ben oltre i confini del Molise.
M.F.

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*