Ancora una volta via Marziale finisce al centro delle proteste dei residenti, esasperati da una situazione che definiscono “fuori controllo”. L’abbandono quotidiano di rifiuti lungo la strada, aggravato dalle alte temperature estive, sta generando una vera e propria emergenza igienico-sanitaria in un’area a vocazione agricola.
Nonostante l’Amministrazione comunale affermi di aver attivato sanzioni grazie all’uso di telecamere posizionate come “foto-trappole”, per chi vive in zona la situazione resta drammatica. Da sabato scorso a oggi i rifiuti abbandonati rappresentano ancora una volta un pugno nello stomaco per chi vive quotidianamente la zona. I residenti su quel tratto di strada chiamano ancora una volta pesantemente in causa l’Amministrazione comunale di Venafro e lanciano provocatoriamente l’idea di cambiare nome alla via: «Arrivati a questo punto e visto che il Comune è incapace di venire a capo a questa situazione – spiegano i residenti di via Marzale -, chiediamo all’Amministrazione comunale di Venafro di cambiare nome alla nostra strada, da via Marziale a via della Monnezza. Anche perché immaginiamo che il grande poeta Marziale si stia rivoltando nella tomba. Ribadiamo ancora una volta che qui si devono sentire tutti sconfitti. L’intera città si deve sentire sconfitta perché gli incivili fanno quello che vogliono e lo fanno sapendo che nessuno gli dirà niente. Il Comune, gli amministratori? Tutti devono farsi un esame di coscienza e metterci la faccia. Chiamiamo il Comune, chiamiamo i Carabinieri, la Forestale ma giorno dopo giorno non facciamo altro che vedere per strada rifiuti di ogni genere».
Ancora sconcerto tra i residenti di via Marziale, una strada, questa, che si è trasformata in una vera e propria discarica a cielo aperto. Per molti è diventata la “strada della vergogna” che, di certo, colpisce al cuore l’immagine della città. Gli stessi cittadini chiamano in causa pure il prefetto di Isernia: «Sappiamo che è molto sensibile a temi come l’ambiente e ha lanciato pure una campagna contro gli incendi. Al prefetto diciamo di venire qui, lungo via Marziale e si renderà conto che tra i rifiuti ci sono pure quelli altamente infiammabili. Intervenga prefetto, visto che fino a questo momento nessuno è riuscito a sconfiggere gli incivili. Noi qui siamo costretti a rimanere chiusi in casa con i nostri bambini che non possono uscire fuori a giocare. Tutto questo non è sopportabile nel 2025. Chiediamo ciò che ci spetta: il diritto di poter mettere il naso fuori dalle nostre abitazioni».
Ieri mattina addirittura i rifiuti buttati anche in mezzo ai terreni coltivati. Dall’imbocco del ponte fino all’ingresso dell’Isola ecologica uno spettacolo deplorevole. Altri cittadini si dicono sconcertati da quanto sta accadendo a Venafro. Lungo la strada che conduce verso Case Popolari, via Marziale e località “Tenaccio”: situazione pericolosamente allarmante sotto il profilo igienico-sanitario. Cumuli di rifiuti che fanno bella mostra di sé, immondizia nascosta nei fossati fino al ponte che porta verso l’isola ecologica. Di tutto di più. Occorre comunque intensificare i controlli da via Marziale all’isola Ecologica, con il coinvolgimento di tutte le forze dell’ordine: è quanto chiedono per l’ennesima volta i cittadini che abitano lungo la strada presa di mira dagli incivili. E se le cose non dovessero cambiare, gli stessi residenti di via Marziale sarebbero pronti anche ad azioni eclatanti. Come bloccare la strada o caricare i rifiuti e scaricarli dinanzi alle abitazioni degli inquilini di Palazzo Cimorelli che, fino a questo momento, non sono riusciti a fronteggiare quanto sta accadendo da mesi lungo via Marziale: una vera e propria emergenza ambientale tra l’indifferenza generale.
Marco Fusco

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