Al momento solo un atto burocratico ma l’aggiornamento del “Piano di organizzazione variabile” apre le porte a nuove assunzioni al Consorzio di bonifica della Piana di Venafro. L’Ente si appresta a cambiare pelle e si appresta a conoscere una piccola rivoluzione interna. Vediamo perché partendo dai dati.
L’aggiornamento si è reso necessario rispetto a quello vecchio datato 2021: «Sia in relazione agli aggiornamenti dei vigenti CCNL dei dipendenti e dei dirigenti dei Consorzi di bonifica e sia al fine di rispecchiare maggiormente la struttura e le esigenze organizzative e funzionali del Consorzio.» Come scrivono dall’Ente consortile, questa esigenza di presentare il nuovo “Piano di organizzazione variabile” nasce per avere sempre più personale qualificato e pronto per le tante novità che giungono da più parti in campo amministrativo e gestionale. E tutto questo renderà possibile una organizzazione interna più efficace e più rispondente alle reali esigenze dei consorziati.
«Le maggiori esigenze organizzative e funzionali dell’Ente derivano principalmente dalla sempre più crescente richiesta di: professionalità, competenze e conoscenze ai dipendenti, in ordine al corretto utilizzo di software e portali gestionali amministrativi, contabili e di gestione dei lavori pubblici; maggiore impegno lavorativo (monte ore) nell’ambito delle procedure, aggiornate ed in continua evoluzione, di gestione di tutti gli adempimenti previsti dalla normativa vigente, nazionale e regionale; le maggiori esigenze organizzative e funzionali dell’Ente non possono che tradursi in una organizzazione funzionale del personale più settorializzata e specialistica ed, a regime, completa del personale necessario per garantire l’ordinaria efficienza ed efficacia dell’azione consortile». La macchina interna del Consorzio di bonifica così cambia volto, con una ramificazione tra uffici, che comprende anche una distribuzione di incarichi più funzionali alla causa dell’Ente e agli obiettivi che si vogliono raggiungere sul piano amministrativo e politico.
I vertici del Consorzio fanno sapere che i cambiamenti sono: «Rispetto alla vigente struttura del POV con il nuovo schema previsto risultano essere state apportate modifiche che prevedono: la creazione di tre settori operativi quali ‘tecnico’, ‘affari generali, amministrativo e legale’, ‘ragioneria e bilancio, risorse umane’. Questi sono a loro volta suddivisi in uffici specifici. la presenza, come contemplato da un recente aggiornamento del CCNL, la creazione di un ufficio di staff alle dirette dipendenze del direttore; nell’elaborato nuovo POV sono state definite le competenze dei vari settori e degli uffici, nonché i profili professionali e relative mansioni dei dipendenti del Consorzio ad essi assegnati; nella stesura del nuovo schema di POV, le valutazioni quali-quantitative effettuate, sulla scorta dei dati di retribuzione, di anzianità di servizio, aumenti e/o scatti contrattuali, relativi sia all’attuale organico e sia all’organico che a regime è previsto da raggiungere con l’attuazione del nuovo POV, evidenziano: l’incremento, a regime, rispetto all’attuale organico di 12 unità (compreso il direttore ed escluso il personale operaio, stabile e/o avventizio), di 5 unità lavorative, con oggettiva evidenza di salvaguardia e potenziamento dell’impiego; la necessità, nell’attuare il nuovo POV ovvero del nuovo assetto organizzativo, nel rispetto delle vigenti disposizioni contrattuali ed, in particolare quelle dell’art.68, di riorganizzare la funzionalità degli uffici e dei settori consortili, con ridefinizione delle mansioni del personale in relazione alle capacità, attitudine, professionalità e titolo di studio in possesso; il declassamento da attuale ‘struttura complessa’, con a capo dei settori personale funzionario quadro complesso, a ‘struttura semi complessa’, con a capo del solo settore tecnico di un funzionario; quadro complesso e degli altri 2 settori, diretti da funzionari; quadro semplici; la presenza dell’ufficio di staff del direttore, alle dirette ed esclusive dipendenze del direttore, soprattutto a supporto dei rapporti della direzione con la presidenza e l’amministrazione (comitato esecutivo e consigli dei delegati) e tra questi e gli Enti e le istituzioni esterne all’Ente, che contempla la presenza dei funzionari; quadro e di altro personale alle dipendenze delle Ente; la divisione della attuale ‘Area amministrativa, Affari generali contabile’ in due settori: ‘Affari generali, amministrativo e legale’ e ‘Ragioneria e bilancio, risorse umane’, i quali, coordinati ciascuno da un funzionario; quadro semplice e coordinati tra loro dal direttore, potranno elevare gli standard qualitativi e di efficacia ed efficienza delle attività di specifica competenza che, di fatto, afferiscono ad ambiti professionali e specialistici differenti». Questa la cornice entro la quale ci sarà, a regime un aumento effettivo dell’impiego del personale consortile, una maggiore strutturale sostenibilità ed efficace risposta alle esigenze dell’azione consortile; un miglioramento della efficacia ed efficienza dei servizi resi all’utenza.
























