Si avvicina un appuntamento importante per il mondo agricolo del venafrano. Domenica 26 ottobre si terranno le elezioni per il rinnovo del Consiglio dei Delegati del Consorzio di Bonifica della Piana di Venafro, un ente che gestisce servizi strategici per migliaia di ettari di terreni agricoli e che negli ultimi mesi è stato al centro del dibattito politico e territoriale.
A ricordare la scadenza e, soprattutto, a richiamare l’attenzione sulle procedure successive al voto è la consigliera regionale del Partito Democratico Micaela Fanelli, che con una nota ha ribadito le responsabilità che spettano al Consiglio regionale.
Lo Statuto consortile, infatti, stabilisce all’articolo 15 che il Consiglio dei Delegati è composto da 15 membri, di cui 12 eletti dagli aventi diritto al voto e tre nominati dal Consiglio regionale, con voto limitato.
Il Consiglio regionale ha 30 giorni di tempo dalla conclusione delle operazioni elettorali per provvedere alle nomine. Se entro gli ultimi tre giorni del termine le nomine non dovessero essere deliberate, la competenza passa al presidente del Consiglio regionale.
La consigliera Fanelli ha fatto sapere di aver segnalato la questione al vertice dell’Assemblea, Quintino Pallante, che – riferisce – avvierà le procedure necessarie affinché l’Aula possa esprimere i tre rappresentanti di propria competenza nella prima seduta utile, rispettando i tempi fissati dallo Statuto.
Per Fanelli si tratta di un passaggio tutt’altro che formale: «Le nomine – sottolinea – sono un obbligo di legge, ma soprattutto una garanzia per assicurare il necessario controllo sull’operato del Consorzio».
La consigliera ricorda inoltre che sull’attività dell’ente ha già presentato un’interrogazione consiliare, che però non è stata discussa nella seduta del 21 ottobre, nonostante fossero giunti gli atti richiesti.
«Si è voluto evitare – afferma – una mia replica prima del voto. In una partita così aperta, ogni soffio può essere determinante».
Chiusa la nota con un augurio rivolto agli elettori e un monito chiaro: «Dopo il voto – conclude Fanelli – attendo che si proceda senza indugi alle nomine. I tre delegati designati dal Consiglio regionale dovranno essere capaci, autorevoli e realmente in grado di esercitare la funzione di controllo che la legge assegna loro».
























