Il tempo sta per scadere, e la politica continua a tacere! Malgrado siano trascorsi appena due mesi, in realtà sembra siano passati secoli dalla bellissima e partecipata manifestazione anti inquinamento «Ora basta» dello scorso 14 gennaio.
Solo il prefetto di Isernia, Fernando Guida, sembra aver messo in atto qualche provvedimento – l’ordinanza anti mezzi pesanti su via Colonia Giulia (tanti camion, comunque, continuano impunemente ancora a transitare) -, per il resto nulla più. Nei giorni scorsi, per la verità, il consigliere regionale Massimiliano Scarabeo ha risposto alle Mamme per la salute e l’ambiente che avevano proposto delle istanze a tutti i rappresentanti politici del territorio. Le sue, però, sono – difficile potessero essere altrimenti – solo delle “considerazioni” in quanto Scarabeo non siede più nei posti di comando. Le Mamme, senza tanti giri di parole, hanno così sentenziato: «Si evince chiaramente che non sono state ancora attivate strategie politiche idonee alla risoluzione delle problematiche».
Nella propria missiva, il consigliere regionale, dichiarandosi «a disposizione per ogni eventuale chiarimento e iniziativa che vorrete avere e in cui vorrete coinvolgermi», offre il proprio punto di vista. Tra le altre cose, in merito al Registro Tumori Scarabeo ha ricordato come «il mio interessamento sulla questione c’è stato fin dal 2013, sollecitando gli organi competenti a che la Regione concludesse quanto prima la procedura amministrativa riferita agli atti deliberativi necessari e sollecitasse l’Asrem per la stipula degli accordi di collaborazione scientifica con l’Airtum. Sarà mio preciso impegno risollecitare nuovamente chi di competenza a che tale procedura venga messa in atto il prima possibile».
Oltre al consigliere regionale, al momento nessun’altro ha risposto alle istanze delle Mamme e dei 5mila della marcia del 14 gennaio nonostante il conto alla rovescia sia partito quasi un mese fa. La rabbia è tanta, al punto che Raffaele Siano, il promotore della manifestazione «Ora basta», è tornato a ruggire: «Carissimi amici, nonostante la situazione grave in cui versano il nostro territorio, il nostro ambiente, la salute di molti nostri cari, noto (con molto rammarico) che oramai a pochi giorni dal termine delle nostre richieste fatte alla classe politica che ci rappresenta nelle vari sedi istituzionali, nulla si è fatto ma soprattutto che poco o niente si farà. Io insieme alle Mamme per la salute e altri stretti collaboratori nel frattempo stiamo lavorando sodo sul da farsi appena scadranno i termini. Vi anticipo che ci saranno molte iniziative interessanti, in attesa vi invito ad essere vigili e ben informati». Dunque, il grido di battaglia: «Amici venafrani e di tutta la Valle del Volturno non molliamo, restiano uniti e compatti… solo così possiamo sconfiggere l’indifferenza che ci circonda. Ora basta!».
Intanto, le Mamme l’altro giorno hanno lanciato un nuovo allarme. Prima di mettere in campo delle azioni, però, la onlus ha inteso chiedere lumi in via ufficiale alla Regione Molise per «verificare notizie in merito a concessione di proroghe da parte della Regione Molise ad adempimenti previsti nelle Aia (Autorizzazione Integrata Ambientale) di Colacem ed Herambiente». Secondo le Mamme questo sarebbe gravissimo. In ogni caso, «ci auguriamo di avere risposte in merito e non essere costretti come al solito a dover rivolgersi a legali per ottenere quello che è un diritto dei cittadini».

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