Il giudice per le indagini preliminari convaliderà nella giornata di oggi il fermo di Salvatore Ocone, l’operaio agricolo di 58 anni accusato del duplice omicidio della moglie e del figlio quindicenne, avvenuto a Paupisi, nel Beneventano. L’uomo, fermato dai carabinieri nelle campagne di Ferrazzano poche ore dopo la strage, resta in carcere in attesa delle prossime fasi dell’inchiesta.
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, Ocone avrebbe colpito mortalmente la moglie, Elisa Polcino, mentre la donna dormiva, e si sarebbe poi accanito contro i due figli, entrambi adolescenti. Il ragazzo è stato trovato senza vita all’interno dell’auto con cui l’uomo stava tentando la fuga. Tra il 7 e l’8 ottobre si dovrebbe procedere al conferimento dell’incarico per l’autopsia. La figlia, 16 anni, ha riportato un gravissimo trauma cranico ed è stata trasportata d’urgenza all’Istituto Neuromed di Pozzilli. Dopo l’arresto, l’indagato ha ammesso le proprie responsabilità davanti agli investigatori. Restano tuttavia da chiarire le motivazioni e il contesto familiare che hanno portato a una simile tragedia.
Dal Neuromed è arrivato nella giornata di ieri un nuovo bollettino medico. Le condizioni cliniche della ragazza sono stazionarie: la giovane resta in coma farmacologico, intubata e in ventilazione artificiale. La TC ha confermato la presenza di edema cerebrale, con focolai emorragici giudicati stabili. Alcuni valori ematici alterati stanno lentamente rientrando, ma la prognosi resta riservata data la gravità del quadro neurologico.
I medici sottolineano che la paziente viene monitorata costantemente dal punto di vista cardiovascolare e cerebrale, e che la notte trascorsa è stata tranquilla.
Intanto, Ocone si trova recluso presso la casa circondariale di Campobasso.
«È sottoposto a vigilanza rafforzata da parte del personale penitenziario, ha dormito e non ha dato finora segni di escandescenza», ha dichiarato ieri a LaPresse la direttrice dell’istituto, Rosa La Ginestra.
Le indagini coordinate dalla Procura di Benevento proseguono per definire nel dettaglio la dinamica e le ragioni del gesto.
Dopo la convalida del fermo, Ocone resta detenuto in carcere con l’accusa di duplice omicidio aggravato e tentato omicidio.

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