Panico ovunque, vero e proprio terrore. Poco dopo le 18 è stato così a Campobasso, a Isernia, Termoli. Ovunque in Molise è stata avvertita la serie di scosse sismiche che hanno gettato nello sconforto una popolazione ferita da precedenti tragici. Lo spettro del 2002, con la morte dei 27 bambini e della loro maestra a San Giuliano di Puglia, del panico collettivo di una regione intera, rinnova il suo orrore. Anziani e giovani si riversano per strada allarmati. Ai piani bassi, non tutti hanno sentito la terra tremare. Ma ai piani alti dei palazzi, in centro come in periferia, il rumore delle credenze, di piatti e bicchieri che all’improvviso hanno anche loro una voce sinistra, sì tutti l’hanno sentito. E perciò si corre fuori, all’aperto. Ciabatte ai piedi, chiavi della macchina in mano. Terrore negli occhi. Una giovane donna sfida il freddo con i capelli bagnati. Soltanto la scorsa settimana un altro preavviso, nell’area più colpita dal sisma del 2002. Ora di nuovo un avvertimento lungo tutto il Molise, stavolta. A Bojano, tra i comuni più a ridosso dell’epicentro casertano, c’è la manifestazione in corso del presepio vivente. Il pubblico smette di ammirare la natività e si ferma senza comprendere bene. Cadono calcinacci da una chiesa già pericolante, specificano in paese. Danni registrati, lesioni, a una palazzina poco distante. Se ne occupano amministrazione comunale e Protezione civile regionale. Anche la provincia di Isernia è atterrita. A Campitello Matese, nota località sciistica, scene di panico vere, dato che il luogo é il più vicino all’epicentro. Il terremoto è stato percepito qui in maniera ancora più riconoscibile. I lampadari che ballano e le finestre che tremano danno il segno della intensità della scossa. Anche la costa adriatica ha sentito. I cellulari vanno in tilt. E le sirene nel centro cittadino di Campobasso vanno all’impazzata. C’è paura per l’ospedale Cardarelli, struttura sulla quale ci sono verdetti contraddittori sulla tenuta sismica. Al piano più alto dell’ospedale, nel reparto di otorinolaringoiatria, raccontano: il terremoto si è sentito, i parenti dei ricoverati si sono spaventati, ma noi li abbiamo rassicurati. Il 118 segnala lievi malori per lo spavento. Dalla Protezione civile è serrato il giro di telefonate ai sindaci dei comuni sotto le montagne del Matese. È il governatore Paolo Frattura a seguire costantemente il monitoraggio delle scosse. “La situazione è sotto controllo – dice – ma noi stiamo portando avanti tutte le verifiche dovute. Proseguiremo anche nei prossimi giorni”.
Alle 23.032 un’altra scossa significativa: 3.2 scala Richter. L’Ingv avverte: può durare per giorni.


























