Per un difetto di notifica ad uno degli imputati, il giudice Stefano Calabria, (giunto ad hoc dal tribunale di Campobasso) ha fatto slittare al prossimo 19 marzo l’udienza preliminare del procedimento relativo all’inchiesta Alta Moda, sul presunto crac da 60 milioni di euro del Gruppo It Holding. Oltre che per l’ex patron dell’azienda tessile di Pettoranello, Tonino Perna, era stato chiesto il rinvio a giudizio per altre 13 persone con l’ipotesi d’accusa di bancarotta fraudolenta. Tra le novità emerse in mattinata, la costituzione di parte civile di oltre cento azionisti mentre la gestione commissariale ha in animo di chiedere un risarcimento di 40 milioni di euro, come ha anticipato il legale Arturo Messere. Perna ha sempre respinto le accuse a suo carico, dichiarando ai giudici di aver “agito nel mero interesse dell’azienda” . La difesa, rappresentata dall’avvocato Marco Franco, continua a definirsi tranquilla poiché certa di poter smontare il castello accusatorio. Per la procura Perna avrebbe messo in piedi un sistema finanziario per scopi personali a danno dell’azienda attraverso un sofisticato sistema di “scatole cinesi”. Il procuratore capo, Paolo Albano, è certo di poter dimostrare in dibattimento la fondatezza delle accuse mosse all’ex patron di Ittierre.

























