Gli uomini del Corpo forestale dello Stato in servizio presso il comando stazione di Riccia, nella prima decade del mese hanno effettuato, sull’intero territorio giurisdizionale (Riccia – Jelsi – Gildone – Pietracatella – Tufara – Gambatesa ), una intensa attività di prevenzione e controllo in campo ambientale con particolare riguardo alle normative che attengono all’abbandono e alla gestione dei rifiuti nonché al benessere degli animali nelle strutture e nelle aziende del posto. Numerose sono state le persone e le aziende controllate rilevando una serie di infrazioni soprattutto di carattere amministrativo, subito sanzionate. Per quanto attiene l’abbandono indiscriminato di rifiuti l’attenzione degli agenti è ricaduta soprattutto su quelle aree più a rischio, che abbiano particolari vincoli sia dal punto di vista idrogeologico che naturalistico-paesaggistico. Sempre più spesso, la cattiva abitudine e l’assoluta mancanza di educazione e rispetto per l’ambiente, trasformano angoli di territorio ameni ed incontaminati in vere e proprie discariche di rifiuti di ogni genere (pneumatici, plastica, amianto, vetro, materiale ferroso). Durante tale attività di controllo, è stata posta particolare attenzione dagli uomini del Corpo forestale dello Stato nei riguardi dei cercatori di tartufi i quali, contravvenendo alla norma che ne vieta in questo periodo la raccolta, arrecano notevole danno ad un prodotto regionale di notevole pregio e valore. Infatti, il fenomeno dell’immissione in commercio di un alimento non ancora maturo, qual è il tartufo raccolto in periodo vietato, è molto preoccupante perché determina il calo di pregio gastronomico del prodotto locale a vantaggio di altre zone di produzione o di paesi esteri, senza dimenticare l’ammontare delle sanzioni che è molto rilevante.
























