I carabinieri della Compagnia Carabinieri di Campobasso hanno arrestato, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere, un ventisettenne del capoluogo molisano. Il provvedimento è stato emesso dal Tribunale Campobasso sulla base delle indagini svolte dai Carabinieri della Stazione di Campolieto che, diretti dalla locale Procura della Repubblica, hanno raccolto gravi indizi di colpevolezza a carico dell’uomo ritenuto responsabile di atti persecutori ai danni di una donna e della figlia minore della quale si era invaghito. Lo scorso anno la donna apprese dall’altro figlio che la ragazzina, appena tredicenne, frequentava un ragazzo molto più grande di lei così, preoccupata, ha chiamato lo “spasimante” per chiedergli di girare alla larga. Nel giugno del 2013 con un messaggio su facebook inviato alla mamma dal ventisettenne questi le chiede di non ostacolare il sentimento nato tra lui e la 13enne. Allarmata la donna chiede alla ragazzina se il sentimento è corrisposto e, alla risposta negativa dell’adolescente, la signora prova ancora una volta a dissuadere l’uomo. Lo incontra e gli chiede di non continuare a cercare la figlia; ne nasce una discussione durante la quale l’arrestato arriva addirittura a esternare minacce di morte per tutta la famiglia della giovane. A quel punto la mamma disperata si rivolge ai Carabinieri della Stazione di Campolieto. I carabinieri dopo accurate indagini trovano puntuali riscontri al racconto della madre disperata mentre si susseguono altri tentativi di abboccamento da parte dello stalker con la giovane amata, con i familiari più stretti con l’intento di convincere la signora a che la figlia possa frequentarlo e, ad ogni decisa ma garbata richiesta di dimenticare quella storia oggettivamente impossibile, l’uomo reagisce con minacce più o meno velate che inducono i Carabinieri ad accelerare gli accertamenti e riferirli all’autorità giudiziaria che punta sulla custodia cautelare in carcere disposta ed immediatamente eseguita dai Carabinieri.

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