Fatture per circa 2 milioni di euro ricevute dall’Agenzia regionale della Protezione civile e relative a “spese non autorizzate da alcun impegno formale e in assenza di precisi stanziamenti in bilancio” sono state inoltrate alla Corte dei conti e alla Procura dal consigliere regionale delegato alla ricostruzione post terremoto, Salvatore Ciocca.
“L’azione istituzionale che ho inteso intraprendere – ha scritto in una nota l’esponente della maggioranza guidata da Frattura – è tesa sia alla disamina della situazione economica dell’Agenzia, sia alla necessità di fornire risposte serie a chi, senza alcun atto che ne attestasse la regolarità e ne certificasse la praticabilità, ha comunque fornito beni, servizi o prestazioni professionali e al momento non può vedere soddisfatte le proprie istanze a causa dell’assoluta irritualità delle procedure fin qui seguite.
Dal rendiconto fatto nelle ultime settimane – ancora Ciocca – abbiamo avuto contezza di 313 fatture, alcune delle quali già oggetto di decreti ingiuntivi; si tratta, in quasi tutti i casi, di richieste di pagamento non supportate né da atti amministrativi congrui, né tantomeno da corretti stanziamenti di fondi indispensabili per poter fare fronte a spese che non risultano, nella stragrande maggioranza dei casi, essere mai state autorizzate

























