Lo stato di salute di Umberto Santoro non è compatibile con il regime carcerario perché il 36enne di Campobasso che la scorsa settimana ha accoltellato una giovane barista riducendola in gravi condizioni ha bisogno di adeguate cure che il penitenziario non può garantire.
Lo ha scritto il perito Antonio Salati nella relazione che gli ha chiesto il gip del tribunale del capoluogo Teresina Pepe.
Salati nei giorni scorsi aveva incontrato l’uomo finito in manette con l’accusa di tentato omicidio, attualmente detenuto in isolamento e sorvegliato a vista. Il perito ha sostanzialmente ribadito quanto già sostenuto dall’avvocato Arturo Messere che in sede di interrogatorio di convalida aveva depositato una relazione con la quale chiedeva la remissione in libertà del suo assistito e l’affidamento ad una comunità in grado di fornire l’assistenza necessaria.

























