Carlo Rucci non ce l’ha fatta. Il giovane elettricista di Sepino è stato dunque dichiarato morto nella nottata di lunedì, quando è terminato l’iter previsto per i casi di coma. I genitori hanno deciso di autorizzare l’espianto degli organi del loro caro figlio.
Questa mattina, dunque, intorno alle ore 8 nell’Irccs Neuromed di Pozzilli è iniziato il lavoro di quattro équipe chirurgiche, provenienti da diverse città d’Italia, per il prelievo degli organi del giovane Carlo Rucci rimasto vittima di un incidente lo scorso 12 maggio. Dopo la dichiarazione di morte cerebrale, il Centro di Coordinamento Trapianti ha attivato varie équipe diramate sul territorio nazionale.
Quattro gruppi chirurgici provenienti dalla Sicilia, dall’Università Tor Vergata di Roma, dall’ospedale Bambin Gesù e da L’Aquila, sono arrivati nella sala operatoria del Neuromed per procedere all’espianto degli organi. Organi che grazie a staffette scortate da auto della Polizia Stradale, e nel caso della Sicilia da un aereo in partenza da Napoli, ora sono in viaggio verso le loro destinazioni.
“Quello che abbiamo potuto osservare qui al Neuromed è un gesto di grande generosità – hanno commentato all’unisono Edoardo Romoli, direttore sanitario dell’Istituto di Pozzilli, e il dott. Fulvio Aloj, responsabile dell’Unità operativa di Rianimazione -. Diverse persone potranno ricevere nuova speranza da questo sfortunato giovane. La tristezza che tutti proviamo per non aver potuto salvare la sua vita viene in qualche modo alleviata da ciò che la sua famiglia ha fatto. Noi del Neuromed vogliamo esprimere tutta la nostra ammirazione a questa famiglia che ha affrontato un dolore così grande con una decisione così altruista”.

























