Si è tenuto ieri pomeriggio l’interrogatorio di convalida a carico del 42enne arrestato l’altro ieri dai carabinieri su ordine della Procura di Campobasso per violenza sessuale ripetuta su minore.

L’uomo, assistito in sede d’interrogatorio dall’avvocato Gabriele Siciliano, si è avvalso della facoltà di non rispondere premettendo soltanto la sua innocenza in merito ai fatti a lui contestati.

L’interrogatorio, si è tenuto in carcere, davanti al sostituto procuratore Rossana Venditti e al gip Maria Libera Rinaldi. E una volta fuori dalla casa circondariale di via Cavour, bocche cucite tra gli inquirenti. Ancor più perché le indagini sono tuttora in corso. E la conferma arriva proprio dal difensore dell’uomo: “Allo stato è inutile se non dannoso per ognuna delle parti, esporre qualunque tipo di commento o riflessione. Il mio assistito si professa innocente – spiega l’avvocato Giuliano – e si è avvalso della facoltà di non rispondere”.

All’uomo i carabinieri sono arrivati dopo la segnalazione del pronto soccorso di Campobasso dove il piccolo di appena 10 anni era stato accompagnato dalla mamma in seguito a forti dolori addominali. Da lì, i sanitari sono risaliti alle presunte violenze che il bambino pare avesse subito anche poco prima di essere ricoverato. Quindi la segnalazione al 112, le indagini eppoi l’arresto.

Ma l’avvocato Siciliano sottolinea che alcuni aspetti non tornano. “Ci sono incongruenze che vanno chiarite – spiega – e in questi giorni proverò a mettere in ordine i tasselli del puzzle. Non è tutto oro quello che luccica”. Chiude, lasciando intendere che molto c’è ancora da capire. E forse da scoprire. Per questo le indagini continuano nel massimo riserbo finalizzate a restituire al bambino l’infanzia violata.

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