Il gip di Campobasso ha convalidato l’arresto di Antonio La Porta, il 55enne che domenica scorsa a Campodipietra ha ucciso il fratello Vincenzo di 63 anni con un colpo di pistola al termine di un’animata discussione per vicende legate alla divisione di un appezzamento di terra.

L’udienza si è tenuta alle 13 nel carcere di via Cavour alla presenza del pm Papa e del legale dell’uomo.

“Il mio assistito non voleva uccidere, si è trattato di un fatto accidentale, non voluto. La Porta – ha aggiunto l’avvocato Carmine Verde – non si è tirato indietro dalle sue responsabilità. E’ rammaricato per quanto accaduto”.

La difesa punta a far cadere l’accusa di omicidio volontario premeditato. Secondo Verde il 55enne sarebbe stato aggredito dal fratello e dai nipoti dopo l’alterco per la delimitazione di un terreno.

“Ne sono la dimostrazione – precisa – le contusioni sul naso e i segni sul collo riportati dal mio assistito”.

Verde ha smentito di aver richiesto la perizia psichiatrica, confermando che l’obiettivo è “far cadere l’accusa di omicidio volontario”.

Non sarà facile, considerando l’aggravante del legame parentale con la vittima e i precedenti a carico di Antonio La Porta che negli anni 80 fu condannato a 18 anni di carcere per violenza sessuale.

Un Commento

  1. michele scrive:

    Niente può giustificare un gesto del genere, uccidere un fratello per un appezzamento di terreno o per una colluttazione! !!!! Inaccettabile

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