È stata svolta oggi pomeriggio l’autopsia sul corpo del 39enne di Boiano morto 10 giorni fa al Cardarelli per setticemia.
L’esame è stato effettuato da un’équipe medica di fuori regione, su ordine della Procura del capoluogo.
Subito dopo l’accaduto, la magistratura aveva aperto un fascicolo per accertare le condizioni di salute pregresse dell’uomo, oltre che le cause della morte e successivamente 10 persone sono state iscritte nel registro degli indagati come atto dovuto.
Si tratterebbe di familiari, medici e paramedici, venuto a contatto con la vittima.
Il 39enne, da tempo costretto a letto, sarebbe giunto nel nosocomio campobassano in gravi condizioni, a causa di un’infezione in atto da tempo.
I carabinieri del Nas, coordinati dal capitano Antonio Forciniti, nei giorni scorsi si sono occupati dei rilievi nell’abitazione in cui l’uomo risiedeva con i genitori, ma sono ancora in corso le indagini volte a chiarire il quadro della situazione.
Nelle prossime ore verranno messi insieme i pezzi dell’amara vicenda, per comprendere se ci siano o meno responsabilità da parte di chi conosceva lo stato di salute del 39enne.
L’esito dell’autopsia offrirà maggiori elementi utili all’inchiesta.


























