Un paese intero sconvolto per la tragica morte di un emigrato e della sua compagna, che hanno perso la vita ieri pomeriggio sulla carreggiata sud dell’A14 tra Ortona e Lanciano, mentre stavano per concludere il lungo viaggio affrontato con la loro Mercedes da Liegi, la città belga in cui vivevano. Il 70enne Ugo Mastrangelo (in realtà si faceva chiamare Mastrangioli in Belgio) e la 68enne Cristine Marie Fafra erano a pochi chilometri, poco meno di 50, dall’uscita dell’autostrada di Vasto Sud, da dove avrebbero imboccato la Trignina per raggiungere la meta agognata, quella parentesi estiva che serviva per ritemprarsi e riscoprire le radici del molisano, emigrato in Belgio per trovare fortuna e poi lì affermatosi come imprenditore edile. La loro berlina è rimasta coinvolta intorno alle 14 in un maxitamponamento con altri nove veicoli, tra cui due tir.
Un vero e proprio inferno sull’asfalto, dove i soccorsi sono giunti tempestivamente per cercare di strappare alle lamiere e a un destino infausto le persone intrappolate nelle auto, ma per i due coniugi (la signora era la seconda moglie di Mastrangelo) non c’è stato nulla da fare. Ad intervenire vigili del fuoco, polizia stradale e l’eliambulanza del 118, con altri mezzi a terra per soccorrere i feriti, di cui uno in gravi condizioni è stato trasferito con l’elicottero all’ospedale di Pescara. E’ stata disposta l’uscita obbligatoria a Ortona in direzione sud. L’incidente è avvenuto all’altezza del km 406 ed è stato chiuso il tratto fra Ortona e Lanciano verso Bari, con la formazione di almeno 2 chilometri di coda. E’ stato difficile poterli identificare, poiché non si riuscivano a ritrovare i documenti. Per le operazioni di riconoscimento è stato chiamato un cugino residente a Termoli, noto ristoratore della costa, che ha poi dovuto avvisare del dramma i due figli (un uomo e una donna) della coppia.

























