Le finestre dell’appartamento di via XXIV Maggio, una delle strade più trafficate di Campobasso, da qualche giorno venivano nuovamente aperte. Inevitabili i sospetti visto che qualche settimana fa, in quelle stesse stanze, era stata trovata una ragazza cinese, senza documenti né permesso di soggiorno e molto probabilmente dedita alla prostituzione. Le forze dell’ordine erano riusciti ad allontanarla e per qualche tempo era finito anche il chiacchiericcio di quartiere. Ma la tregua è durata poco. Nei giorni scorsi i vicini di casa hanno nuovamente notato strani movimenti, il via vai di gente e tutta quella cornice che non molto tempo fa aveva permesso di scoprire l’attività a luci rosse. Spaventati e anche infastiditi da quelle presenze poco piacevoli, i residenti della zona hanno immediatamente segnalato l’anomalo andirivieni alle forze dell’ordine affinché fosse interrotto nel più breve tempo possibile. E così durante l’attività dei carabinieri della Compagnia di Campobasso, volta a monitorare il fenomeno della prostituzione e dell’immigrazione clandestina nel capoluogo molisano, ha permesso di smascherare le due nuove inquiline dell’appartamento: due cittadine straniere illegalmente presenti sul territorio nazionale. In realtà anche ai militari dell’Arma non era sfuggito che le finestre di quell’appartamento di via XXIV Maggio erano nuovamente aperte. Insomma di materiale per approfondire le ricerche ce n’era abbastanza e così nella tarda mattinata di ieri i Carabinieri hanno deciso di verificare chi viveva in quella casa e soprattutto se i sospetti relativi alla reiterazione della destinazione dell’appartamento, a luogo di incontri privati, avessero realmente un fondamento.
Ma una volta entrati nell’appartamento i dubbi sono stati fugati, dentro c’erano due donne: una 43enne ed una 34enne, entrambe cinesi, anche loro prive di documenti e permesso di soggiorno e per le quali, come per la loro connazionale non molto tempo fa, è stata avviata la procedura di espulsione attraverso gli uffici della Questura. Intanto le indagini dei militari dell’arma vanno avanti e non si escludono ulteriori risvolti.