Sono scesi dai Monti che sovrastano Pozzilli raggiungendo il greto di un torrente che attraversa il paese. Erano circa le 20 di ieri. Quattro, forse cinque lupi. Affamati e particolarmente aggressivi. Dopo aver raggiunto un ovile, hanno dilaniato due pecore davanti agli occhi attoniti dell’allevatore che non è riuscito a salvare il proprio gregge. Anzi, la furia del branco s’è rivolta contro l’uomo, un pastore di 55 anni originario di Sesto Campano, che ha imbracciato il forcone per difendersi riuscendo ad indietreggiare sino alla sua macchina dove ha trovato riparo mentre i lupi continuavano a digrignare i denti attorno alla vettura. Angelo Forte si sente un miracolato ed ha deciso di raccontare alla stampa la sua drammatica esperienza. “Ho temuto di non uscirne vivo” ha esclamato questa mattina mentre attendeva la visita della Forestale e dei veterinari della Asrem. Dall’inizio dell’anno i lupi hanno già divorato nella sua proprietà due agnelli, sei pecore e  due vitelli arrecando all’allevamento un danno che supera i cinquemila euro. “Da tre anni – spiega quasi in lacrime – le richieste di risarcimento giacciono su un tavolo della Provincia di Isernia. Sono ormai sul lastrico e non riesco ad andare avanti. La legge tutela i lupi ma non gli allevatori”. L’aggressione di ieri sera è avvenuta in località Pedicone, a pochi passi dal centro del paese, in una zona molto frequentata, anche da bambini. I cittadini, dopo l’ennesima aggressione, ora hanno paura e chiedono l’intervento immediato delle istituzioni. “Se non avessi avuto un forcone per difendermi – conclude Angelo Forte – probabilmente non avrei potuto raccontare a nessuno la mia storia”.

 

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